
La sua "radicale" determinazione non bastò contro la fisicità dei demolitori e dovette desistere. La villa fu "regolarmente" demolita ed al suo posto abbiamo un blocco di cemento da cui spunta un'enorme antenna, monumento al progresso ed alla tecnologia ancora del tutto funzionante. Le immagini dicono il resto. Del giovane non si è persa traccia, anzi lo ritroviamo in piazza a Fidenza 32 anni dopo a prendersi la sua rivincita col gesto dell'ombrello rivolto agli eredi dei demolitori e demolitori anch'essi, il suo nome? Carduccio, vate del centrodestra. Nulla importa che poi da “cubiculario” del sindaco abbia seguito, in senso figurato, la sorte del santo patrono della nostra città di Fidenza, San Donnino, “cubiculario” dell’Imperatore Massimiano.


La costruzione che dal 1977 insiste sull'area della demolita Villa Alberti ripresa da Viale Martiri e Via Manzoni, sul fronte la vegetazione nasconde pudicamente il tutto.
