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Mamma ALicE: che cool!

Da Leragazze

Il mio Piccolo prima di addormentarsi ama cantare delle canzoncine insieme a me. Inizialmente erano le canzoncine delle Fiabe Sonore in particolare quella del Nano Tremotino (che potete ascoltare nel video qui sotto, confrontando le parole del mio Piccolo con quelle del testo vero).

Mamma ALicE: che cool!

Poi siamo passati alle canzoncine classiche: in particolare adora che io gli canti la classica “Ninna nanna ninna ò, questo bimbo a chi lo do”. Avete presente? Lo daremo all’uomo nero ecc ecc… Il suo divertimento più grande però è quello di farmi trovare delle rime estemporanee con gli uomini di tutti i colori e di tutti i tipi.

E quindi io la sera, già stanca di mio, mi devo scervellare per trovare delle rime. Che siano ovviamente anche divertenti. Quindi c’è anche l’uomo azzurro che lo spalma su pane e burro; l’uomo verde che poi tanto se lo perde; l’uomo turchese che lo manda a quel paese… Ma non gli bastavano mai. Così siamo passati all’uomo arcobaleno (che se non dormi poi te meno) per finire con i suoi preferiti: l’uomo ragno (che lo porta sempre al bagno), l’uomo pipistrello (che gli fa vedere il pisello) e l’uomo violetto (che fa le puzze col culetto).

L’altro giorno sono andata a prenderlo all’asilo e le maestre mi hanno raccontato molto divertite che razza di tipetto sia mio Figlio (e hanno capito che razza di madre fossi io). Infatti avvicinandosi la festa della mamma, quella mattina avevano interrogato i bambini chiedendo loro di raccontare cosa facessero di speciale le loro mamme.

Beh, di fronte alle risposte banali dei suoi compagnetti (la mia mamma cucina: tsh!) il Piccolo si è distinto raccontando (e cantando) le canzoncine che inventiamo insieme tutte le sere. Naturalmente ponendo l’accento sulle strofe più “hard”. Inutile specificare che i compagni di classe (e anche le maestre) si sono sganasciati dalle risate! Il Piccolo era fierissimo di essere così divertente e “popolare” per i suoi amici, lui sempre così timido e anche un po’ schivo. E, che ve lo dico a fare, anche orgogliosissimo della sua mamma “birbona”!



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