Sono le sette di un giorno di fine agosto anche se a giudicare dalla coperta e dal caffellatte sembra dicembre. Tutti dormono e io posso accendere un film, spalmarmi sul divano e… Lavorare.
Mamma lavoratrice autonoma, tu sì che sei fortunata. Tu che non hai orari e in nome di questo ti porti smartphone e pc anche a letto e in vacanza, tu che puoi organizzarti considerando che della tua organizzazione fanno parte tre figlie sotto i sei anni con le loro esigenze e gli immancabili capricci quotidiani e le scuole con orari e vacanze adatte forse agli anni Venti. Tu, mamma lavoratrice autonoma, sei una donna fortunata. Perché mentre lavori puoi anche rispondere al postino (che qui di grazia se suona una volta) e perché no mettere su il sugo per cena, mentre scrivi.
Mamma autonoma lavoratrice sei fortunata perché puoi passare il venerdì a scarrozzare le tue figlie dal tuo ex marito – tanto tu non hai orari – e poi tornare a casa e pensare all’altra metà di famiglia (e già, il lavoro dove lo metti?). Nel dubbio, viaggi col Mac e speri di trovare wifi liberi, cosa ancora difficile in Italia.
Sei fortunata, cara mamma autonoma lavoratrice, perché quando la tua Pagnotta di due anni si addormenta vicino a te sul divano tu puoi stare accanto a tuo marito, ma ovviamente senza staccare la testa nè le mani dallo smartphone. Perché ci sono sempre occasioni da non perdere, cose su cui tenerti aggiornata, concorrenti da battere sul tempo.
Però sei fortunata davvero, cara mamma lavoratrice, perché forse i tuoi clienti apprezzeranno la tua dedizione e forse pagheranno. E intanto tu, pur dividendoti tra mille sforzi fisici e mentali quotidiani, vedi le tue bimbe crescere da vicino, perché hai fatto questa scelta.Mammma lavoratrice autonoma senza stipendio fisso nè orari fissi. Si può. Ora però scusate, sono le due di notte e io corro a stendere la lavatrice.
Good Night.