Web è uno spazio elettronico e digitale di Internet destinato alla pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti, ipermedia, ecc.). Proprio qui sul Web recentemente ho fatto incontri molto interessanti e “conosciuto” personalità che altrimenti non avrei potuto conoscere. Mi piace conoscere le persone, mi piace molto conoscere le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di quel determinato progetto perchè credo aiuti chiunque nell’immedesimazione e nella ulteriore comprensione della storia e dei personaggi, altrimenti a volte restano dei punti interrogativi irrisolti
Mi parli di lei: interessi, hobby e se riesce si descriva in dieci parole.
Mi chiamo Sonia, ho venticinque anni e sono felicemente sposata. Ho conosciuto mio marito quando ero solo una ragazzina, nove anni fa, e da allora abbiamo costruito passo dopo passo la nostra vita insieme. Tre anni fa è nato Brian, il mio più grande tesoro! Ha la sindrome di down e non sempre è facile (sia per quanto riguarda la salute del nostro piccolo, sia per i pregiudizi che ancora oggi, purtroppo, la società manifesta contro la disabilità) ma questo ci rende ancora più uniti di quanto già non siamo. Nella vita sono un’educatrice; sono la presidente di un’associazione che offre servizi all’età evolutiva: dal centro infanzia al doposcuola per bambini e ragazzi. Nel tempo libero mi piace leggere, romanzi d’amore per lo più, e nell’ultimo anno ho scoperto che mi piace tantissimo scrivere! Sono una persona solare, un po’ testarda (lo ammetto!), autoironica e terribilmente romantica. Se dovessi avere un motto nella vita sarebbe certamente “non prendere mai questa vita ne poco ne troppo sul serio” (Ligabue).
Com’è nata la passione per la lettura?
Quando ero piccolina non mi piaceva leggere; ricordo che alle medie, quando la professoressa ci assegnava delle letture per casa, non ero per niente entusiasta! Poi, rovistando nella libreria di mia mamma, trovai un libro di Danielle Steel “Batte il cuore” e lo lessi tutto d’un fiato. Ho iniziato così ad apprezzare i romanzi e ho scoperto che è possibile leggere fino a tarda notte, rinunciando a preziose ore di sonno, per l’emozione ed il trasporto che solo un libro appassionante riesce a darti (e chi legge molto sa di cosa parlo!).
La scelta dell’utilizzo di uno pseudonimo da cosa è stata dettata?
Scrivo con lo pseudonimo di Sonia Gimor perché volevo che nel mio nome d’arte ci fossero sia le mie radici sia qualche richiamo alla vita da coniugata. Così è nata la parola “Gimor”: “Gi” come Girolamo (il mio cognome da nubile) e “mor” come Moretto (il cognome di mio marito). Non sarebbe giusto se a questo punto non menzionassi mio cognato Massimo che ha forgiato questo pseudonimo con me!
Ha qualche autore a cui si è ispirata?
A dire il vero non mi ispiro a nessun autore in particolare, anche se sono molti quelli che stimo: dalla sopracitata Danielle Steel, a Kristan Higgins ma anche Lisa Kleypas e sicuramente Nicholas Sparks.
Il motivo della distribuzione digitale, la sua opinione riguardo le pubblicazioni digitali e la piraterie crescente.
La tecnologia è parte integrante della nostra epoca. Il mio primo romanzo “La vita che ho sognato” è stato pubblicato a maggio di quest’anno e per scelta personale è presente nel mercato solo in versione digitale. Il motivo è prettamente economico: il digitale costa molto meno all’autore e il prezzo di mercato per il lettore è davvero vantaggioso. Inoltre impegnarsi nella stampa e nella distribuzione delle copie sarebbe stato ovviamente un lavoro davvero impegnativo e appoggiarsi ad una casa editrice (ammesso che ci si riesca) non è sempre conveniente. È pur vero che la pirateria è molto presente nelle pubblicazioni digitali e che, nonostante le protezioni che vengono inserite nelle opere, i libri digitali sono molto facili da distribuire in modo abusivo. Tuttavia credo che per un autore emergente come me sia comunque positivo poter pubblicare la propria opera in digitale: è un trampolino di lancio oltre che un ottimo “banco di prova” per acquisire consensi e lettori interessati al proprio lavoro.
Cosa l’ha spinta a cimentarsi nella scrittura di un CONTEMPORARY ROMANCE?
Sono una persona romantica: credo nell’amore e credo che questo possa vincere su tutto. Credo inoltre che ognuno di noi, quotidianamente, abbia le sue battaglie da vincere: la vita vera non è una favola, la vita non è fatta sempre di sorrisi e di giornate felici e mi piace pensare che un lettore, alla fine di una giornata movimentata, possa mettersi comodamente su una poltrona a leggere una storia che lo distolga per qualche ora dai problemi di tutti i giorni. Ecco perché mi piacciono i romance: sono storie d’amore dove i due protagonisti riescono, dopo varie peripezie, ad avere il loro lieto fine. E in qualche modo credo che questo possa dare speranza alle persone.
Trama. E la frase secondo lei più significativa per capire a pieno il romanzo.
Marco e Silvia erano poco più che ragazzini quando si sono conosciuti.
Si sono frequentati e si sono amati fino a quando il destino non li ha portati a migliaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro.
Sono passati dieci anni ormai, ora vivono realtà molto diverse in due parti del mondo diametralmente opposte.
Marco vive a Los Angeles; è diventato un attore facoltoso, famoso, ricco e incredibilmente bello.
Anche Silvia è cresciuta: ora è una bella e giovane donna, semplice, studiosa, concentrata sulla sua carriera appena iniziata e piena di sogni da realizzare.
A dieci anni dal loro ultimo incontro si imbatteranno nuovamente l’uno nell’altro e il destino si insinuerà nelle loro vite capovolgendo le convinzioni di Silvia che dovrà lottare contro la sua rabbia ed il suo orgoglio per riuscire a perdonare il comportamento di Marco.
Saranno entrambi chiamati a fare i conti con i sentimenti nascosti negli ultimi anni che torneranno a galla insieme alle incomprensioni e alle verità celate.
Anche se nessuno dei due sarà disposto ad ammetterlo, nel loro inconscio, nell’angolo più segreto e protetto dei loro cuori batte solo un nome… ed è quello dell’altro.
Due frasi per descrivere la sua opera.
“La vita che ho sognato” è un’opera romantica: si tratta di una storia d’amore contemporanea e divertente narrata in prima persona dai due protagonisti che, capitolo dopo capitolo, ci raccontano la storia dal loro punto di vista creando un intreccio narrativo davvero interessante!
Futuro: ci sono altri lavori in cantiere?
Assolutamente si! Sto per terminare la stesura del mio prossimo romanzo che si intitolerà “Raccontami di voi” e spero di renderlo disponibile online già da novembre. Anche in questo caso si tratta di un contemporary romance; il filo conduttore sarà ovviamente una storia d’amore ma verranno affrontati anche altri temi: l’amicizia, il tradimento e un posto importante sarà occupato dal rapporto tra genitori e figli. Ho lavorato molto a questo progetto e non vedo l’ora di poterlo condividere!
Un consiglio per i giovani scrittori che tentano di far pubblicare la propria opera attraverso le case editrici, ma vengono rifiutati. Crede sia meglio la pubblicazione digitale?
Il modo dell’editoria, come quello della musica e più in generale dell’arte è un mondo difficile, con tanti piccoli pesci, alcuni davvero bravi altri mediocri. Ogni anno migliaia di scrittori emergenti tentano di farsi notare dalle case editrici e solo pochissimi riescono nel loro intento. Va da se che non avere alle spalle un editore non significa necessariamente essere cattivi scrittori; io stessa ho letto storie bellissime scritte da autori sconosciuti che hanno pubblicato la loro opera in digitale perché nessun editore ha dato loro fiducia. Quindi il consiglio che posso dare (da giovane e piccolo pesce quale sono) è di avere tanta pazienza e di non demordere mai; se crediamo di aver fatto un buon lavoro dobbiamo fare in modo che arrivi ai lettori che possono apprezzarlo. Come? Attraverso i blog, i forum e i social network. Io per lo meno sto facendo così e le mie piccole soddisfazioni stanno arrivando!
pagina facebook della scrittrice : https://www.facebook.com/SoniaGimor
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