Louie Szekely ha deciso di usare come nome d’arte Louis C.K. non come omaggio al sottoscritto Cannibal Kid, come qualcuno potrebbe pensare, bensì perché il suo cognome ungherese Szekely negli USA veniva malamente pronunciato C.K. e allora tanto valeva chiamarsi proprio così. Comunque, chi è, questo Louis C.K.? Louis C.K. è un comico di quelli che non ti conquistano subito. Ci mette un po’, il suo umorismo, a prenderti. Ma poi quando ti prende non puoi più farne a meno e cambia del tutto il tuo concetto di comicità. Definirlo solo un comico per di più è piuttosto limitativo. Louis C.K. è un creativo a tutto tondo. Un pensatore. Un autore. La serie da lui creata, diretta, sceneggiata, montata, interpretata e parzialmente autobiografica Louie, giunta alla terza stagione, è una roba che se ancora non la seguite, dovete farlo immediatamente. A me era stata consigliata proprio qui sul blog e quindi volentieri passo il consiglio. Più che un consiglio, un ordine: non perdetevi Louie! All’inizio farete una smorfia, non capirete bene il suo umorismo scorretto, spiazzante, jazz, a tratti intellettualoid-newyorkese, a tratti se vogliamo anche volgare, ma dopo un po’ vi prenderà irrimediabilmente. Fidatevi di C.K. e, soprattutto, fidatevi di Louis C.K.
P.S.C.K. Tra le guest-star dell’ultima stagione di Louie c’è stato anche un certo Mr. Lynch…