E' statisticamente dimostrato come l’uomo, rispetto alla donna abbia una maggiore difficoltà a mantenere un rapporto di amicizia con una donna senza che interferisca la componente sessuale, probabilmente ciò è dovuto alla cultura ed alle pratiche educative, spesso tanto diverse rispetto all'essere maschio o femmina. Ed é spesso in modo semplicistico che si pensa che quando un uomo fa amicizia con una donna ci sia quasi sempre un secondo fine, magari remoto, una vana speranza che possa quel rapporto, in futuro divenire altro. Ma è possibile che due persone stabiliscano sin dal principio che si tratta di amicizia e che tale deve rimanere, in questo caso ciascuno si assumerà la responsabilità dei propri limiti, delle sue potenzialità inespresse, delle sue passioni soffocate e dei suoi compromessi da tener in considerazione fermamente se si vuole conservare saldo il rapporto.Potremmo affermare, che in un certo senso i rapporti amicali tra uomini e donne sono amori mancati; il confine è molto labile ed è facile scivolare ad un tratto da un’intensa amicizia a qualcosa di più profondo. Importante è la capcità, la volontà nel riconoscere i sentimenti e il senso del limite.Questo non viene messo sempre in pratica, molto spesso, il sentimento di uno dei due nella relazione viene sublimato e accuratamente celato, per non “rovinare” il rapporto e non perdere l’altro/a. Un uomo e una donna che riescono a mantenere intatto il loro rapporto, esente quindi da ogni forma di cedimento sessuale, hanno qualcosa in più che non può essere paragonato ad un rapporto di amicizia tra persone appartenenti allo stesso sesso, per la diversità di ruolo e di aspettative. Gli esseri umani per natura tendono alla competizione in ogni ambito, in amore, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, hanno un costante desiderio di emergere più dell’altro, di sopravvalere. Questo nelle persone dello stesso sesso, anche se amici, è più facile che si manifesti, probabilmente a causa di tutti quei risvolti caratteriali (invidia, gelosia) che nello stesso sesso tendiamo a tollerare meno. Tipologicamente i rapporti di amicizia tra uomini e donne sono diversi e questo cambia l’entità del rapporto. Per esempio, un uomo e una donna single e sessualmente attivi, hanno una maggiore probabilità che il loro rapporto possa sfociare in qualcos’altro, non sentendosi ostacolati da impedimenti di carattere morale (avere già un altro/a partner per esempio). In questo caso il fatto di essere stati amici, probabilmente renderà più saldo il rapporto, pur cambiando la tipologia del rapporto stesso e con esso le aspettative che da esso ne nascono. Ma esiste anche l'eventualità che pur essendo scivolati in un rapporto sessuale, ci si renda conto di non essere fatti per vivere una storia d'amore o per una convivenza, poiché l'essere amici non da per scontata la facilità della nuova relazione, allora qui si può fare di comune accordo un passo indietro e tornare ad essere ciò che si era stati prima.Può anche accadere che tra due persone di sesso opposto, ci sia una personalità di tipo dominante che sfrutta l'altra, di tipo sottomessa, per amicizia. La persona dominante sa e intuisce che la persona sottomessa vorrebbe qualcosa di più di una relazione amicale (amore) ma finge di non saperlo per non perdere comunque qualcosa. La sottomessa, al tempo stesso, sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ha paura di rivelare i propri sentimenti per timore di una reazione negativa, continuando a vivere così il suo “amore platonico”,di solito sublima il sentimento per non perdere colui/colei che è al tempo stesso amico/a ed oggetto d'amore. L’ ”oggetto d’amore” dall’altra parte, potrebbe non rendersi conto del cambiamento dei sentimenti dell’altro/a, oppure rendersene conto e non parlarne. Il non voler discutere avviene perché, in ogni caso, un interessamento da parte dell'altro, specialmente se è un amico/a, accresce l’autostima. In una situazione di questo tipo sarebbe opportuno rivelarsi senza inibizioni, avere il coraggio di ammettere a sé e all’altro/a i propri sentimenti. E' evidente che costruire un rapporto saldo di amicizia, non è facile. L’amicizia è una relazione che mette in gioco un “Io” e un “Tu”, che decidono di entrare in intimità. Soprattutto non è un sentimento uguale per tutti. Quello che contraddistingue un reale rapporto di amicizia è l’ “esclusività”, ossia il condividere momenti soltanto con quella persona e non con tutti. In una relazione di amicizia tra un uomo e una donna viene stabilito un compromesso se si vuole che il rapporto resti tale senza che interferisca la variabile sesso. Ma data l’imprevedibilità dei sentimenti, non si può affermare con nessuna certezza che un rapporto di amicizia non possa sfociare in altro nel futuro. Sta alla volontà delle persone, al significato che viene attribuito alla relazione e all’importanza che l’uno ha per l’altro/a.Oserei dire che forse l'amicizia uomo donna, pur essendo difficile da mantenere per gli aspetti su esposti, è quella che dà l'idea di complementarietà tra i due sessi, forse in questo tipo di relazioni si riesce ad entrare in un piano di intimità e condivisione che spesso è più alto di quello stabilito nelle relazioni amorose, poiché nei rapporti amicali ci si può confrontare e confidare senza avere paura di “offendere” l'altro/a, poiché (mio personalissimo pensiero) l'amico non si sceglie, l'amico non si critica, poiché l'amicizia è un sentimento che pressuppone ascolto e partecipazione disinteressata (altrimenti non è vera amicizia); questo anche uno dei motivi per cui avevo inserito la frase di Nietzsche poiché se da un lato è, forse, vero che ci dipingiamo meglio di come siamo, nello stesso tempo siamo anche felici di quell'apprezzamento dell'amico che ci vede anche, belli; tra uomo e donna questo è insito nella relazione stessa, per vederci belli attraverso gli occhi dell'altro, proprio come nell'amore (avevo già detto che è una sorta di amore mancato), ma senza le implicazioni di dover dimostrare di essere validi anche dal punto di vista sessuale. Almeno che non si decida, di comune accordo di provare anche questa strada! Concludendo, a proposito di Nietzsche, che è servito solo come spunto provocatorio, ironizzerei dicendo che forse è più facile esere amico di una "cozza" che di una bella donna, per contro più facile essere amici di un Vespa che di un Bova.
Ringrazio per gli spunti di riflessione due validi interlocutori conosciuti su Fb:Nicola, Alieno e Gina.
Simonetta Frongia.