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Manassero e Molinari, obiettivo chiudere in bellezza

Creato il 21 novembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

L’European Tour è arrivato al suo atto conclusivo. Il Dp World Tour Championship di Dubai chiuderà la stagione golfistica 2012, nel torneo più “ricco” dell’intero circuito (montepremi 8.000.000$) che vedrà sfidarsi i primi 60 giocatori della Race To Dubai. Da Rory McIlroy (1°) a Richard Finch (60°), passando per Lee Westwood e Luke Donald, Martin Kaymer e Ian Poulter, tutti i migliori golfisti dell’anno regaleranno le ultime perle del loro talento sui green del Jumeirah Golf Estates, per succedere nell’albo d’oro allo spagnolo Alvaro Quintos.

Un parterre in cui figurano anche i due maggiori esponenti del movimento italiano, Francesco Molinari e Matteo Manassero. Il torinese è al 7° posto nell’ordine di merito, arrivando addirittura ad essere 4°. Un risultato frutto di una stagione straordinaria sotto il profilo della continuità, che ha visto nella vittoria all’Open di Spagna il suo punto più alto, senza contare la Ryder Cup. Per la 19enne stella del golf mondiale, invece, il 13° posto è stato conquistato soltanto nelle ultime due settimane, quando tutto il talento di Matteo è uscito alla luce del sole, consentendogli di guadagnare 20 posizioni. Un talento spesso nell’ombra in quest’annata, rivelatosi prima con l’eccezionale vittoria di Singapore e poi con il 3° posto di Hong Kong.
I due protagonisti di un anno a tratti magico per il golf italiano, confermatosi una volta di più in grande crescita. Vederli lì in alto, a primeggiare spesso con i migliori, non può più considerarsi una sorpresa, bensì una realtà anche ben consolidata. E chiudere in bellezza la stagione a Dubai sarebbe la classica ciliegina sulla torta; la lotta si annuncia agguerrita, ma le sorprese non potrebbero mancare in un torneo dove potrebbe trionfare chiunque.

Se dovessimo indicare il favorito n°1, il principale indiziato sarebbe Rory McIlroy, per pochi semplici motivi: è il n.1 (e vincitore) della Race to Dubai, del ranking mondiale e del PGA Tour, mica roba da ridere. Inoltre, esprime il miglior golf che si possa ammirare sul globo. Il nord-irlandese, però, non è immune dalle classiche giornate-no e non aver passato il taglio nell’ultimo torneo ad Hong Kong ne è la dimostrazione. Ad approfittare di eventuali giri a vuoto di Rory, un gruppo nutrito di concorrenti, a partire dal diretto inseguitore di McIlroy nella classifica mondiale, Luke Donald, fresco di sorpasso ai danni di Tiger Woods. L’inglese è reduce da una vittoria nel Japan Tour ed ha tutte le intenzioni di accaparrarsi anche l’ultimo trofeo stagionale. Al pari del connazionale, anche Ian Poulter e Justin Rose, rispettivamente 5° e 3° dell’ordine di merito, senza dimenticare lo svedese Peter Hanson (2°) e la coppia sudafricana formata da Louis Oosthuizen e Brendan Grace.
Con un field del genere, per i nostri ragazzi sarebbe già un risultato importante replicare il 6° posto conquistato lo scorso anno da Francesco Molinari, un risultato ampiamente nelle corde di entrambi.

Foto: golfblogger.co.uk

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OA | Daniele Pansardi

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