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Mancano le coperture: salta il ddl sul POS obbligatorio (sanzioni comprese)

Creato il 06 maggio 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Mancano le coperture: salta il ddl sul POS obbligatorio (sanzioni comprese)

È morto nella culla il disegno di legge n. 1747 presentato lo scorso gennaio relativo all’obbligo di dotarsi del POS per pagamenti superiori ai 30 euro a carico dei professionisti. Lo ha rivelato il quotidiano Italia Oggi su cui si legge che il ddl verrà presto ritirato e dovrà essere riscritto daccapo.

Ovviamente, e questa sarà una notizia assai gradita per i liberi professionisti, decade anche il rischio di vedersi comminare pesanti sanzioni pecuniarie in caso di mancato adempimento dell’obbligo.

Ma qual è stato il motivo di tale dietrofront?

Pare che, accanto alle proteste delle associazioni di categoria, che ha visto unito tutto l’arco del settore tecnico dagli Architetti agli Ingegneri, passando per i Geometri e i Periti industriali, la causa che ha convito la Commissione bilancio del Senato a bocciare il testo è la completa mancanza di copertura finanziaria.

Eh già! Infatti, accanto alle sanzioni per il mancato rispetto di dotarsi del POS obbligatorio, la norma, promossa dai senatori Aiello, Gentile, Bilardi e Di Giacomo, prevedeva anche delle agevolazioni fiscali per coloro che “virtuosi” si erano equipaggiati del dispositivo per consentire il pagamento elettronico.

Ma il problema è che non ci sarebbero risorse finanziarie stanziate per garantire tali agevolazioni. Risultato: ddl ritirato e necessità di riscrivere tutto di nuovo, questa volta sembra con un più ampio uso della concertazione e del dialogo con i vari attori coinvolti, per evitare perlomeno questo imbarazzante tira e molla.

Ricordiamo che il defunto ddl doveva integrare la legge n. 221/2012 che aveva istituito il POS obbligatorio, introducendo anche il tema delle sanzioni per chi non era in regola. E si trattava di sanzioni salatissime, giudicate tali anche dei membri delle Commissioni parlamentari che in questi mesi hanno esaminato il testo: da una multa iniziale di 500 euro (incrementabile fino a 1.500 euro) si poteva arrivare alla sospensione dell’esercizio della professione.

Si riparte, dunque. Vedremo come andrà a finire.


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