Pochi giorni che sono pieni di tensione, di dubbi, di ansie, di preoccupazioni.
Avevo detto - Vedrai cosa si inventeranno questi uomini vuoti al servizio del padrone dai capelli di plastica. Vedrai.
E infatti puntualmente, anche se un po' spuntati almeno fino a oggi, sono arrivate le falsità, le porcate, i colpi bassi, le infamie.
E ieri, il mio vate, il mio fratello spirituale, il mio alterego a profusione mistica, si è manifestato nel suo modo insolito e furtivo.
- Ehi, cattivo dentro..., sento a un certo punto mentre passeggio per la città. - Ehi mi senti?
Mi giro e me lo trovo davanti. Con il caldo improvviso che è calato sulla città, lo vedo meno fresco e baldanzoso, ma come si sa non tutti i mistici riescono sempre con il buco.
- Cattivo dentro? Cattivo dentro? Solo perché mi arrogo il diritto/dovere di dirti la verità in faccia senza tanti giri di parole?
- Ma no dai, mi risponde l'uomo dai mille sussurri. - Stavo scherzando, non te la prendere.
E comincia in modo inaspettato.
- Avevi ragione sai? Avevi proprio ragione.
Prende un bel respiro, si accomoda su un muretto e con voce calda continua.
- Anche la mia capacità di leggere gli eventi, la mia sensibilità nel vedere tra le pieghe del tempo, la mia innata abilità di leggere le menti dell'uomo, nulla hanno potuto contro la fantasia più atroce di questa gente che non vuole lasciare dopo vent'anni di nefandezze.
E poi.
- E non mi riferisco alla tua 'tirata' contro preti, chiesa e organizzazione clericale in genere dell'altro giorno. Ti ho risposto per quello e tutti, proprio tutti, facciamo il tifo perché le cose cambino, si riformino, rinascano per una nuova chiesa al servizio della gente e non dei propri privilegi. Io mi riferisco proprio a quanto sta succedendo nella campagna elettorale.
Mi avvicino, curioso.
- Si stanno superando tutti i limiti. Dalla mamma dell'assessore 'aggredita' e prontamente ricoverata nell'ospedale con il direttore generale amico del fratello del ministro senza neanche un graffio, ai cosiddetti punkabbestia e finti militanti di fantomatici centri sociali che volantinerebbero in metropolitana finti volantini a firma Pisapia; dalle promesse di far arrivare ministeri per posti di lavoro 'padani' (ma non erano contro Roma ladrona e il centralismo?) alle schifezze pubblicate dai giornali newsletter del padrone con Milano islamizzata (ma lo è già, girate per la città?) e Milano in mano ai terroristi (sempre loro, dopo i manifesti sulla procura).
Io lo guardo, annuisco leggermente e lo fisso pensando "ma io 'ste cose le so già, cosa credi?".
Per fare un rapido salto nel tempo, nel 1975 alle prime giunte a Milano Pci e Psi, la Dc aveva coperto la città con dei manifesti che urlavano '"Scappa, scappa dalla giunta rossa!"; quindi questi sono solo dei pessimi studenti...
- Capisco cosa pensi, allude il Mandrake degli anni 3mila.
- Ecco, bravo, quindi perché mi racconti cose che conosco bene e che so soprattutto inquadrare dal punto di vista politico? E soprattutto, lo sai o non lo sai che io voto 'giusto', e che quindi non sono io che devo essere convinto?
A questa frase vedo l'asceta barcollare un po', come se avesse preso visione di una realtà tanto vera da essere ignorata.
- Hai ragione, perché continuo a perdere io e a far perdere tempo anche a te?, mi domanda con una punta delusione e di commozione.
Mi osserva, sembra soppesarmi.
- Hai proprio ragione. Con te non ho avuto molto successo. Tu non hai bisogno di me. Basti a te stesso.
Suona un po' come un de profundis, un po' come la parola Fine nei titoli di coda.
Mi volto a guardare il cielo per rompere l'imbarazzo, e quando mi giro ancora il muretto è ormai vuoto, senza traccia alcuna.
L'ho perso?, mi domando. Definitivamente?
O ho solo ritrovato un po' di stabilità intellettuale?