Roberto Mancini ai microfoni della Rai ha commentato cosi la vittoria sofferta contro la Sampdoria in Coppa Italia che ha regalato i quarti di finale ai nerazzurri: “Difficoltà nonostante la superiorità numerica: Liedholm diceva che in dieci è meglio? Non si gioca meglio in 10 (ride, ndr). Credo si giochi meglio in undici, ma la Samp è una squadra organizzata, complimenti alla Samp e a Sinisa. In 10 diventa difficile trovare spazio, si mettono tutti dietro la palla. Shaqiri? Ottima combinazione con Podolski, anche se fisicamente devono ancora migliorare. Sono contento della prestazione della squadra. E’ questo quello che voglio. Dobbiamo andare con calma, possiamo alternare partite buone ad altre meno buone. Dobbiamo migliorare, ma se la squadra sta corta come oggi, sicuramente può sostenere quattro uomini offensivi. Troppo lenti nel giropalla? Sì è vero, dobbiamo migliorare nel palleggio, oggi siamo stati avvantaggiati dall’uomo in più. A volte si può far girare la palla più velocemente, altre meno. Manca una punta vista la situazione creatasi con Osvaldo? No, noi attaccanti ne abbiamo. Podolski può fare anche la punta centrale, così come Palacio, Icardi. Abbiamo giocatori in attacco che possono far questo. Osvaldo? Oggi era alla Pinetina. Puscas e Bonazzoli? Io credo molto nei giovani, se loro continuano a lavorare come stanno facendo avranno sicuramente altre possibilità nel corso di questa stagione. Sul regista? Ci stiamo lavorando, ma la cosa più importante ora è che quelli che sono qui ora migliorino ed è ciò che sta accadendo. I quattro uomini offensivi può essere la migliore soluzione? E’ importante migliorare la fase difensiva, così la squadra può avere maggior fiducia e avere anche la forza di attaccare e rischiare qualche contropiede. Credo che lavorando riusciremo a migliorare e a far fare le due fasi ai quattro uomini lì davanti. Telefonate a Lucas Leiva o Suarez? Devo trovare i gettoni, ce li ho in tasca (ride, ndr). Pretendo molto da Kovacic? E’ normale. Se uno è bravo deve dare molto di più, ma è giovane e non è maturo al 100% da non sbagliare mai. E’ come l’Inter: può alternare prestazioni buone ad altre meno buone. Diventerà un campione. Alla sua età sbagliavo meno? Forse sì (ride, ndr)”.