Mancini: ”Vogliamo Toure’, dobbiamo andare in El, un big via se…..”

Creato il 03 aprile 2015 da Alex80

Alla viglia della gara tra Inter-Parma di domani, Roberto Mancini ha parlato nella solita conferenza stampa.

Chi ti manca di più della tua precedente gestione?

Sono andato a riguardarmi la rosa, quell’Inter era abbastanza forte, ce ne erano tanti di giocatori forti. Doveva solo trovare continuità e consapevolezza quella squadra. C’erano tanti giocatori straordinari. Zanetti sicuramente, avevamo Veron che non era male, giocatori bravi ce n’erano, Stankovic… Sono giocatori che hanno fatto la storia dell’Inter, sono stati grandi giocatori, ma quel tempo è passato, non possiamo fare niente, dobbaimo avere pazienza e pensare al futuro.

Percentuale possibilità Inter in Europa?

I punti ci sono per arrivarci. Abbiamo il 60% di possibilità per poterci arrivare, finché ci sono i punti le possibilità sono alte.

Assenza Icardi?

Stava bene, speriamo che chi giochi al suo posto faccia bene e faccia gol. L’attaccante deve fare questo.

Prestazioni Ranocchia e Podolski in nazionale?

Non ho visto le partite, ho visto però il gol di Podolski e gli ultimi 10 minuti di Italia-Inghilterra quando i giocatori erano stanchi. Stanno bene comunque.

Cambio di strategia sul futuro di Touré?

Ho sempre detto che è del City, che poi l’Inter proverà se ci saranno le possibilità è anche vero. Non c’è stata nessuna trattativa, ma se Yaya vorrà venire e se l’Inter vorrà cederlo, inizieremo a trattare. Saremmo molto felici in questo caso.

 L’Inter ha bisogno di novità: iniziare a valorizzare i giovani in questo finale di stagione?

Ne abbiamo tanti bravi. Si stanno allenando con noi dei ragazzi che hanno qualità importanti. Avranno le loro possibilità da qui alla fine, a me non dispiace, se posso dargli l’opportunità lo faccio. Se sono qui avranno la possibilità.

Squilibrio tra dichiarazioni sue e di Fassone. Lei dice di non sacrificare Icardi e Kovacic, Fassone dice che l’Inter dovrà autofinanziarsi. Come mai? Dove si pensa di reperire risorse senza vendere?

Non credo ci sia squilibrio tra le nostre dichiarazioni. Abbiamo dei parametri da rispettare. Se un giorno si decide che fare un sacrificio porti a tre giocatori, allora si farà. Ma sono cose che abbiamo sempre detto. L’Inter sarà rinforzata e sarà competitiva. Se bisogna fare un sacrificio, lo faremo, ma solo se la squadra per quel sacrificio si rinforzerà.

Fiducia in lei nonostante le difficoltà. Cosa ne pensa?

I tifosi vengono se si divertono, se la squadra gioca bene i tifosi vengono allo stadio. Mi fa molto piacere avere la fiducia, ci vuole tempo. La squadra è migliorata moltissimo, i risultati poi non sono arrivati.

L’Inter ha fatto fatica a San Siro, manca concentrazione in certe partite?

Quando giochi contro squadre che si difendono, le partite sono tutte così. Attacchi, lasci spazio e in contropiede fanno gol, come è successo contro il Torino. Vado a rivedere alcune partite giocate in casa in cui abbiamo sofferto, è stato per questo motivo. Dobbiamo crescere in queste partite moltissimo.

Contro il Parma non ci sarà pienone allo stadio, è preoccupato?

Io credo che i tifosi sono giustificati, i nostri risultati sono stati questi. E’ anche giusto stare a casa, è la forma di contestazione più bella. I tifosi però sono fatti anche per soffrire e vengono allo stadio, io spero ci siano, spero per chi ci sarà di fare una bella partita. Sarà difficile, loro non hanno nulla da perdere, giocano al 100%. Sono partite come con il Cesena in cui diventa molto difficile se non la sblocchi e non la prepari bene. E’ una partita in cui c’è solo da perdere. Testa? Ne parliamo da due settimane.

Dybala top player?

L’Inter è un top club, i giocatori che verranno saranno di alta qualità, perché dovranno aiutare gli altri che sono qui a fare di più, a migliorare e tornare a vincere. Dybala l’ho visto giocare negli ultimi quattro mesi, prima non lo conoscevo bene, ha grandi qualità, è giovane. Diventerà un grandissimo attaccante penso. Con Icardi? Non credo possa avere grandi difficoltà. Parliamo di un giocatore del Palermo lontano dall’Inter. Credo comunque sia molto bravo.

Stato d’animo?

Sono subito dispiaciuto quando le cose non vanno bene. Non è semplice entrare in corsa, perdi del tempo, il mio stato di dispiacere va ai tifosi, soffrono per il club che sta lavorando e i risultati non arrivano, i giocatori ce la stanno mettendo tutta. Sapevo che non sarebbe stato semplice, ma i risultati si raggiungono con il lavoro, bisogna avere pazienza, la squadra diventerà competitiva, riporteremo i tifosi allo stadio. Perdere non fa piacere a nessuno, soprattutto ai giocatori.

Thohir ha chiesto l’Europa. E’ un traguardo?

Aveva chiesto le ultime 11, ma se riusciamo a giocare come a Genova non possiamo perdere. Spero che la squadra si esprima così, faccia gol. Il nostro obiettivo è agganciare la zona EL.

Kovacic, procuratore duro in settimana. Vuoi rispondere?

Mateo è un giocatore dell’Inter, se devo parlare lo faccio con lui, non con l’agente, ognuno è libero di pensare quello che vuole. Se devo chiarire lo faccio con lui.

Juan esterno?

Vediamo, decidiamo domani. A Genova l’ha fatto bene. E’ un buon giocatore, magari in questo momento ha perso confidenza, ma è giovane e può migliorare tanto. Alla base di tutto c’è giocare con la massima grinta e determinazione e avere consapevolezza di quello che si può fare e non si può fare.

Crescita dei giocatori? Cosa farai con Kovacic? Cosa devi capire in 10 partite?

Kovacic deve solo crescere, deve stare tranquillo, deve essere felice, è giovane, è un giocatore dell’Inter, tutti gli vogliono bene qui, ha questa fortuna. Deve giocare tranquillo, ha delle qualità e deve tirarle fuori. A volte bisogna andare anche in fretta perché il calcio non aspetta tanto, è giusto che ci metta del suocome tutti noi. Deve stare tranquillo e giocare come sa.

Tutti devono fare molto di più?

Tutti noi, me compreso, perché credo che poi sia il presidente a decidere sul futuro di tutti noi, dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. Purtroppo ci sono stati risultati negativi, la squadra è diventata una squadra nonostante le sconfitte, dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti, ma far risultati buoni sarebbe molto importante. Siamo sotto la lente d’ingrandimento del club e dei tifosi, è giusto che ci fischino se le cose non vanno bene.

In settimana l’Inter ha lanciato l’iniziativa “Milioni di nomi”. Cosa ne pensa?

Iniziativa molto bella, importante, giocare una partita con 50 mila persone, come usualmente si giocava a San Siro, credo sia più bello. I tifosi sono la parte più importante. E’ una bella iniziativa, speriamo di avere successo.

Ritiro?

Sono contento di tornare a Brunico, è un posto splendido per lavorare, strutture ottime, campi bellissimi. Si sta bene, le persone ci hanno accolto sempre bene. Sarà un buon ritiro.


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