manderei i carroarmati

Creato il 15 marzo 2011 da Luci

in un post di qualche tempo fa raccontavo quanto ci tocca diventare “conservatori” di questi tempi.

non si tratta solo di questo ormai, ormai si devono difendere valori che sinceramente io non avevo mai sentito prima la necessità di difendere.

prendiamo il tricolore.

al di là delle mie ben note passioni calcistiche, per le quali sbandierare il tricolore alla finale dei mondiali mi pare divertente assai, non è che mi fossi mai appassionata troppo.

ho sempre trovato l’inno italiano un po’ pomposo e inutilmente pieno di retorica, e mi sono sempre divertita a cambiare l’ultima frase.

l’italia chiaVò!

non ho mai avuto nessunissima passione per i sacri confini, me ne sono sempre sbattuta altamente della retorica patriottica, che consideravo un residuo del fascismo, più che una conseguenza del risorgimento.

ricordo che iniziò il buon Ciampi a definire la Resistenza “la continuazione del Risorgimento” e io allora iniziai a pensarci.

a (ri)pensare a garibaldi, mazzini e a tutti quei brigatisti lì, come direbbe umberto bossi.

ora mi ritrovo in un paese nel quale, i leghisti, quando alla regione lombardia suonano l’inno d’italia escono dall’aula.

e in fin dei conti avrei voglia di pensare: “ma sì, che vada tutto affanculo, che mi importa in fondo a me? ho combattuto anni contro il perbenismo finto patriottico, se adesso si sfascia tutto non è meglio? in fin dei conti è solo l’accelerazione finale di una società e di un paese destinato allo sfascio totale, perchè darsi pensiero? i leghisti che lasciano l’aula del consiglio regionale della lombardia sono votati dalla stessa classe sociale che ha votato diccì prima e fini poi, fascisti dentro, da sempre, fascisti nel senso di violenti, arroganti, egoisti piccoli bottegai di provincia. che vadano in culo loro e la regione lombardia, che vada in culo tutto”.

e invece non ce la faccio. non lo so se credo ancora a qualcosa di positivo per questo paese, o forse, come dice Lee “se c’è un po’ di verità c’è speranza, e chi l’ha fatta brillare ha fatto abbastanza”.

e invece ho preso una bandiera, tricolore, e domani l’attacco fuori casa, accanto a quella della pace, e ci resteranno tutto il fine settimana.

e invece vorrei chiedere ai leghisti che fanno queste stupidissime sceneggiate chi paga loro lo stipendio di consiglieri regionali, di ministri, di parlamentari, se non il popolo italiano.

popolo che si merita quel che vota.


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