da Google Art Project
Si è visto nelle sale cinematografiche un film diverso, incentrato sulla grande mostra di Édouard Manet alla Royal Academy di Londra. Interessante per i commenti di artisti e storici davanti alle opere, è emozionante però soprattutto per l'impatto irresistibile che la dilatazione dei quadri nello spazio determina sullo spettatore.
La nostra impressione è che il cinema possa dare uno splendido contributo alla diffusione della conoscenza e dell'amore per l'arte. Trasposta sul grande schermo, una mostra diventa accessibile a un numero enorme di persone e consente nel buio della sala una visione come dire ravvicinata dei capolavori esposti.Da Google Art Project
Manet sembra collocare i suoi personaggi sul limitare di uno spazio simbolico che si apre dietro di loro. Mentre guardiamo a tutto schermo la Gare de St. Lazare, le due figure in primo piano ci trattengono al di qua del fumo e del rumore che dominano ormai oltre la ringhiera di ferro. E se la bambina ci volge le spalle guardando il futuro di là, la giovane donna fissa uno sguardo consapevole e insieme enigmatico verso di noi.
da Wikimedia Commons
La stessa espressione di vaga nostalgia è nell'incantevole Barista delle Folies Bergère. Dietro di lei, nello specchio, c'è un mondo in movimento, luminoso e frivolo, gaudente e scintillante; lei, nel suo silenzio assorto, ci parla di un mondo perduto oggi per noi, ma che era forse perduto anche allora nella sensibilità dell'artista che vi coglieva la caducità delle cose e la loro sfavillante bellezza.
Bal masqué à l'opéra, particolare. Da Wikimedia Commons
Era un periodo complesso della storia della Francia, dove la borghesia, ormai conclamata protagonista della società e assurta a soggetto dell'arte sostituendosi a mitologie e religione, si vede fronteggiare minacciosamente dalla crescente classe operaia e sente vacillare le basi etiche e nobili della sua leadership. Manet, di agiata famiglia, riconosce la crisi dell'identità dorata che la borghesia post-rivoluzionaria si era attribuita.
La donna non mitizzata afferma la sua orgogliosa solitudine nello sguardo della modella nuda del Déjeuner sur l'herbe e nella fastosa e superba offerta di Olympia.
da Wikimedia Commons
Oggetto della pittura di Manet sono soltanto le persone e il loro mondo di emozioni, protagonisti o forse vittime delle vicende della storia e di una società in trasformazione. Eventi a cui Manet non è mai indifferente.
Elegantissima e composta nei colori oscuri e bruciati, l'Esecuzione dell'Imperatore Massimiliano ci pone dietro alle spalle del plotone, e il fumo bianco degli spari nasconde il sangue.
da Wikimedia Commons
F. Goya, da Wikimedia Commons
Manet ricorda il celebre e tragicissimo quadro di Goya congelandone i toni, come sembra fare anche ne Le Balcon, dove normalizza la torbida oscurità dell'interno goyesco.
da Wikimedia Commons
F. Goya, da Wikimedia Commons
La realtà, nuovo oggetto e obiettivo della prosa di Flaubert, questa tanto più ammaliante e perfetta quanto meno lo è quella, è anche l'oggetto della pittura di Manet che riveste di immobile incanto le figure e di assorta e indomabile malinconia gli sguardi. In essi si nascondono quei sogni e fantasie che prima gli artisti dipingevano, diventati ora simboli trasparenti da cercare nello sfondo della tela e dell'esperienza.
Da Wikimedia Commons
La "collezione" di Manet nel Google Art Project: colori fedeli, alta risoluzione e schede sulle opere.
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Manet: Portaying Life. Royal Academy of Arts, Londra, gennaio-aprile 2013
Exhibition: la grande arte al cinema, Nexo Digital. Il filmato ad alta risoluzione dedicato alla mostra di Manet a Londra è stato proiettato l'11 aprile 2013 in contemporanea in oltre 1000 sale cinematografiche di tutto il mondo
Ricordiamo che una bellissima mostra di Manet è stata recentemente inaugurata a Venezia nel Palazzo Ducale e resterà aperta fino al 18 agosto 2013. Ecco il link.