Esaurito l’argomento epidemia di influenza H1N1 (a proposito, l’Organizzazione Mondiale di Sanità ha dichiarato che è ufficialmente finita. Ma, ci chiediamo, era mai cominciata? Il Direttore Generale dell’OMS ha affermato che il merito di questo va al duro lavoro fatto [???] e a una buona dose di fortuna. Amen), non essendosi ancora parato il nuovo spauracchio salva-aziende-farmaceutiche, nelle riviste mediche internazionali questa estate si è fatto un gran parlare di… cioccolato! E le notizie che ci arrivano sono ottime per noi golosi.
Uno studio svedese su oltre 30 mila donne, pubblicato su Circulation: Heart Failure, suggerisce che mangiare del cioccolato a elevato contenuto di cacao un paio di volte alla settimana riduce di un terzo il rischio di malattie cardiocircolatorie. A conferma di ricerche precedenti sui quali ci eravamo già soffermate in un post di qualche mese fa.
Un altro studio USA, uscito su BMC Medicine, mostra che il ruolo del cioccolato fondente nel ridurre la pressione sanguigna è pari a quello di 30 minuti al giorno di esercizio fisico moderato.
Ovviamente, ci ammoniscono gli Scienziati, non bisogna esagerare poiché il cioccolato è ricco di zuccheri e di grassi che possono provocare problemi di altro tipo.
Quello che invece, almeno a me, sembra incredibile è il risultato di una ricerca australiana, pubblicata sul British Medical Journal, secondo la quale, di fronte alla possibilità di sottoporsi a un trattamento a lungo termine con il cioccolato, mezza tavoletta al giorno, per abbassare la pressione sanguigna, la metà dei partecipanti, invece di gioire, ha dichiarato di preferire una banale, stupida pillola.
Ma ci si può credere?
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