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Mangiamo troppa carne

Creato il 25 aprile 2011 da Silvia Mirone

Mangiamo troppa carne

foto Weheartit

Secondo Altroconsumo gli italiani mangiano 87 kg di carne pro capite all’anno. Facendo un rapido calcolo si possono tradurre questi chili annuali in circa 250 g al giorno. Ciò equivale a dire che sulle nostre tavole la carne è presente quotidianamente, sia a pranzo che a cena. È veramente troppo…
È ormai da tempo nota la correlazione tra varie patologie e un consumo troppo abbondante di carne, specie rossa. Un eccessivo consumo di carni rosse (cioè carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello) e di insaccati, sono correlati ad una aumentata incidenza di tumori del colon-retto e possono aumentare la probabilità di sviluppo di un tumore allo stomaco (American Institute for Cancer Research – AICR).
Dopo gli anni ’50 abbiamo assistito ad un aumento del benessere e di pari passo del consumo di proteine animali e del resto questa è stata la naturale conseguenza del fatto che per i nostri padri il rischio maggiore era quello di andare incontro a malattie da carenza alimentare. Oggi bisogna fare retromarcia perché, almeno nel mondo “occidentale” ci si ammala di più a causa della sovralimentazione, e non mi riferisco solo ai tumori ma anche a tutte le malattie dismetaboliche legate al sovrappeso, come ipertensione, diabete patologie cardiovascolari, ecc. che sono legate, oltre che all’eccessivo consumo di carne, allo scarso consumo di frutta e verdura e a un incrementato introito di farine raffinate (bianche), di zuccheri semplici (dolciumi di tutti i tipi), e di alimenti confezionati (con additivi e grassi estranei al nostro corpo a volontà).
Con queste abitudini alimentari errate, unite all’allo scarso movimento fisico e all’alto tasso di inquinamento dell’aria e dell’acqua, il nostro povero organismo ha un bel da fare per restare sano e in forma!
Tornando all’eccessivo consumo di carne, mi colpiscono in particolare due abitudini diffusissime e a mio avviso deleteree.
La prima è quella di dare ai bambini la carne, quotidianamente e a partire dallo svezzamento.
E’ rimasta una sorta di credenza nell’opinione comune (retaggio della fame sofferta dai nostri padri e nonni), che tanta più carne do’ al bambino, quanto più crescerà sano e forte, ma questa credenza è falsa.
E anche gli stessi pediatri consigliano l’omogeneizzato di carne a partire già anche dal 5° mese di vita per prevenire una possibile carenza di ferro. Ma gli apparati digerente ed escretore del bambino non sono completamente formati fino all’anno di vita e le proteine animali introdotte troppo precocemente, insieme ad un non adeguato allattamento materno possono aumentare il rischio di allergie. E allora che fretta c’è? L’anemia da carenza di ferro si verificava spesso quando, negli anni ’50 il latte materno veniva sostituito con il latte vaccino fin dal 3° - 4° mese di vita, per cui diventava necessario introdurre un cibo ricco di ferro biodisponibile, come la carne. Ecco che nascono gli omogeneizzati. Quando successivamente, negli anni ’90 si è riconosciuta l’importanza di non somministrare latte vaccino prima dei 12 mesi di vita, sostituendolo, in carenza di latte materno, con tipi di latte adattato, con quantità di ferro adeguate, non si è però modificata l’abitudine di consigliare la carne fin dal 5° - 6° mese, anche se non c’era più il rischio della carenza di ferro.
Ma anche le mamme che riescono a fornire al bambino il proprio latte per periodi prolungati (fino all’anno di vita e oltre) possono stare tranquille. Il ferro nel latte materno, anche se presente in piccole quantità, è sufficiente, poiché il bambino lo può assorbire in maniera ottimale. Viene assorbito infatti fino al 50% del ferro contenuto nel latte materno, contro il 4% del latte artificiale (La leche league). Molto importante è inoltre la scorta di ferro che il neonato riceve alla nascita dal cordone ombelicale, che non andrebbe reciso finché da grosso e bluastro non diventi più sottile e bianco (circa 10 minuti dalla nascita).
La seconda idea errata, ma profondamente radicata nell’opinione comune, è che per dimagrire bisogna eliminare i carboidrati (pane e pasta per capirci) e consumare solo proteine animali. E giù di fettine e bistecche tutti i giorni, a pranzo e a cena magari, con contorno di insalata e basta. Questo tipo di dieta affatica fegato e reni, creando gravi squilibri metabolici per riparare ai quali il nostro corpo, non appena smettiamo la dieta, recupera con gli interessi tutti i chili persi. E i chili che vengono persi sono anche di massa muscolare (incredibilmente!) poiché il nostro organismo di carboidrati ha bisogno e il modo più facile per assicurarseli in mancanza di fonti alimentari è di convertire alcuni aminoacidi (proteine) contenuti nel muscolo, in zuccheri (carboidrati).
Dei carboidrati c’è bisogno!!! Devono fornire il 50% circa della nostra energia giornaliera e c’è un perché.
Per tutti quindi, bambini piccoli e grandi, sportivi, persone a dieta, l’indicazione è la stessa: la carne non andrebbe consumata più di due, massimo tre volte a settimana (comprendendo nella dicitura “carne” anche gli affettati che oltretutto sono carne rossa). La carne rossa non più di una volta a settimana.
Ma da dove prendere le proteine se mangiamo meno carne? Dal pesce, le uova, i latticini. Anche i legumi forniscono proteine nobili se associati ai cereali (pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e lenticchie). E i cereali sarebbe meglio consumarli integrali (vedi post del 2 marzo 2010 sui cereali integrali e post del 25 maggio 2010 sulla pasta integrale).
Abbassare il consumo di carne, gioverebbe molto, oltre che alla nostra salute, anche al nostro sovraffaticato pianeta. Infatti per gli allevamenti intensivi vengono investite molte risorse. Per non parlare di come vengono allevati gli animali da carne, e di cosa vien dato loro da mangiare … Troppo ci sarebbe da dire, ma per non far diventare troppo pesante questo articolo, rimando alla visione di 3 minuti del video:
http://www.youtube.com/watch?v=63IlKkA3mc4
Concludo solo dicendo che le carni bovine che consumiamo in Italia, noi che ci teniamo tanto all’origine dei prodotti alimentari, sono più che altro di provenienza estera.
In ultimo, se volete, quest'altro link è per vedermi parlare dell'eccessivo consumo di carne nella puntata di "Occhio alla Spesa" del 30 marzo scorso: http://www.youtube.com/watch?v=9uAB6OWw3vY


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