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mango

Creato il 02 maggio 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


mango Quando parliamo della pianta di mango vogliamo intendere una di quelle piante sempreverdi che si caratterizzano soprattutto per una provenienza asiatica, dal momento che sono originarie della parte meridionale dell’Asia.

Il mango è un albero sempreverde che ormai si può ritrovare con grande facilità all’interno di tutti quei luoghi che si caratterizzano per avere un clima tipicamente caldo: quindi, questa pianta si sviluppa molto bene in tutti i luoghi caldi del mondo, come ad esempio l’Australia, senza dimenticare l’America Latina, ma anche il continente africano e tutti i paesi che si trovano all’interno del bacino del Mediterraneo.

L’albero del mango si caratterizza anche per avere una crescita estremamente rapida, dal momento che, nel giro di pochi anni, è in grado di svilupparsi fino ad arrivare a 20-25 metri di altezza: tra le principali caratteristiche della pianta del mango troviamo sicuramente un fusto estremamente corto e una chioma dalla forma tipicamente estesa e tondeggiante.

Non dobbiamo dimenticare come i più giovani germogli possono vantare una colorazione aranciata o rosata, mentre le foglie si caratterizzano per avere una colorazione verde piuttosto scura, ma sono anche piuttosto lucide ed hanno uno spesso leggermente cuoioso, dalla tipica forma lanceolata o ovale, con una lunghezza che può arrivare anche fino a 20-25 centimetri.

Non dobbiamo dimenticare come l’albero del mango sia in grado di produrre, nel periodo compreso tra la parte finale della stagione invernale e quella iniziale della stagione primaverile, tutta una serie di pannocchie terminali dalle dimensioni piuttosto elevate, che possono contare sulla presenza di un gran numero di fiori davvero estremamente piccoli, dalla tipica colorazione rosata o bianca-arancio.

Dopo la crescita dei fiori, ha luogo la produzione di tutta una serie di frutti dalla tipica forma ovale che si caratterizzano per spuntare durante diversi mesi: l’effetto è quello di inarcare i fusti verso il basso per via del peso dei grappoli.

I frutti dell’albero di mango si caratterizzano per avere una colorazione differente in relazione alla varietà che viene presa in considerazione, dal momento che possiamo trovare in natura dei frutti dalla colorazione verde giallastra, verde rossa, ma anche gialla, arancio e rossa.

Allo stesso modo, la varietà dell’albero di mango va a condizionare anche la dimensione dei frutti, visto che in alcuni c’è la possibilità di arrivare anche ad un peso che si aggira intorno ai 300-400 grammi, senza dimenticare che alcune cultivar producono dei frutti in grado di pesare fino a due chili ciascuno.

La polpa del frutto del mango presenta un caratteristico colore giallastro e si contraddistingue per essere decisamente fibrosa e compatta, ma soprattutto per via del fatto che si dimostra sempre molto succosa e dolce all’interno dei frutti che sono giunti a maturazione; invece, nel momento in cui i frutti non sono ancora maturi, allora la polpa sarà piuttosto aspra.

La polpa si mangia dopo aver tolto dai frutti la buccia, che si caratterizza per avere un notevole spessore: nella maggior parte dei casi, i frutti del mango si consumano solamente nel momento in cui la polpa diventa piuttosto cedevole, nonostante abbiano un gusto decisamente più gradevole poco dopo essere stati colti.

I frutti della pianta di mango hanno ormai raggiunto una diffusione mondiale, dal momento che possono contare sulla presenza in tutti i principali mercati internazionali.

I frutti del mango vengono impiegati spesso anche per la realizzazione di marmellate e ogni tipo di dolce: all’interno del continente asiatico, c’è la possibilità di trovare un gran numero di ricette che vengono preparate sfruttando i frutti del mango e possono essere sia cibi dolci che salati.

Ad ogni modo, le piante di mango vengono coltivate ormai in tutto il mondo e si possono trovare sul mercato lungo l’intero anno praticamente in tutti i supermercati.

Esposizione


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Le piante di mango si devono coltivare all’interno di tutte quelle zone particolarmente soleggiate anche se riescono a svilupparsi molto bene all’interno di luoghi posizionati in semi-ombra. Ad ogni modo, questi alberi si possono coltivare anche all’interno di luoghi in cui gli inverni sono particolarmente rigidi e le temperature scendono costantemente vicino allo zero termico.

Ovviamente, sarà bene prestare grande attenzione, dal momento che le piante di mango soffrono in modo particolare le gelate tardive: ecco spiegato il motivo per cui è necessario verificare in precedenza che il luogo in cui si ha intenzione di iniziare la coltivazione abbia delle gelate piuttosto brevi e non troppo forti.

Nel caso in cui si scelga di coltivare una pianta di mango all’interno di un luogo caratterizzato da un clima piuttosto rigido e con frequenti gelate, l’effetto sarà quello di avere grandissime difficoltà a fruttificare, dal momento che la pianta crescerà anche pochissimo, conservando le dimensioni originarie di un arbusto.

In tutte queste occasioni, quindi, è fondamentale capire che le temperature minime per poter coltivare l’albero di mango si devono aggirare non al di sotto dei 5-7 gradi centigradi.

Per quanto riguarda le annaffiature, nella maggior parte dei casi le piante di mango si caratterizzano per avere bisogno di annaffiature costanti e frequenti: non dobbiamo dimenticare che le annaffiature debbano essere fornite solamente nel momento in cui il terreno si sia completamente asciugato, facendo grande attenzione ad evitare la formazione di eccessi d’acqua e ricordando che, durante la stagione invernale, questa pianta non necessita di particolari annaffiature.

In realtà, solamente tutte quelle varietà di mango che provengono dalle isole Filippine hanno bisogno di ricevere un’elevata quantità di annaffiature, dal momento che il loro sviluppo ottimale è favorito dalla presenza di un clima tipicamente molto umido.

Ad ogni modo, le piante di mango si possono tranquillamente coltivare anche in un luogo chiuso, come ad esempio un appartamento: in tutte queste occasioni, è fondamentale ricordarsi che le annaffiature devono essere eseguite solamente nel momento in cui il terreno si sia completamente asciugato e la frequenza con cui vengono effettuate deve durare lungo tutto il corso dell’anno e non solo durante particolari stagioni.

Terreno e moltiplicazione


Per quanto riguarda lo sviluppo della pianta di mango, dobbiamo sottolineare ancora una volta come quegli alberi abbiano la necessità di essere coltivati all’interno di terreni rocchi e piuttosto profondi: il motivo è davvero molto semplice da spiegare, dal momento che l’apparato radicale del mango è in grado di svilupparsi davvero molto in profondità e ha bisogno di un sottosuolo piuttosto profondo.

L’obiettivo di coltivare degli alberi sani che diventino il più possibile sani e forti può essere raggiunto solamente nel momento in cui vengono posti a dimora all’interno di un terreno che presenti un ottimo livello di drenaggio, visto che si deve evitare la formazione di pericolosi ristagni idrici.

Per quanto riguarda la moltiplicazione della pianta di mango è necessario avere diverse conoscenze per poter eseguire tale operazione nel migliore dei modi.

Prima di tutto, è necessario sapere che all’interno dei frutti della pianta di mango si può trovare una seme dalla forma tipicamente piatta e dalle dimensioni notevoli che si potrà prendere come base per poter far germogliare una nuova pianta, soprattutto nel caso in cui ci sia la volontà di effettuarne la coltivazione all’interno di un luogo chiuso, come può essere il proprio appartamento.

Le varietà di mango da frutto, invece, devono essere per forza di cose innestate su un portainnesto selvatico, per il semplice fatto che le piante che sono state ricavate da un seme non è detto che siano in grado di produrre dei frutti uguali a quelli che sono stati rilasciati dalla pianta madre.

La moltiplicazione della pianta di mango attraverso talee e margotte, nella maggior parte dei casi, non riesce ad andare a buon fine.

I frutti che vengono coltivati con le piante di mango possono essere oggetto di frequenti attacchi da parte di una serie di parassiti che va a colpire il fogliame e diverse mosche che, invece, si concentrano sulla frutta.

Per tute quelle piante che vengono coltivate, invece, alla stregua di piante ornamentali all’interno degli appartamenti, è necessario sottolineare come i più importanti pericoli possano provenire dagli afidi o dagli acari, ovvero quei parassiti che generalmente rappresentano una minaccia per questa tipologia di piante.

E’ altrettanto evidente che sarà sempre meglio evitare la formazione di ristagni idrici, per non favorire la proliferazione di virus o parassiti: ecco spiegato il motivo per cui è sempre meglio avere un occhio di riguardo per le annaffiature.

Concimazione


Per quanto riguarda la concimazione della pianta di mango, è necessario prendere in considerazione principalmente la stagione primaverile: infatti, nel corso di questo periodo si dovrà apportare una concimazione che sia estremamente ricca di azoto e deve trattarsi di un’operazione che si deve ripetere con una certa frequenza, almeno con una costanza di circa 8-10 giorni.

Per poter effettuare una corretta concimazione, il consiglio è quello di provvedere ad eseguire tale operazione sfruttando un concime specifico che sia indirizzato e realizzato solamente per le piante verdi, ma utilizzando una dose pari alla metà di quella normale.

Nel caso in cui si voglia avere a disposizione un’alternativa, allora si dovrà considerare di sfruttare del concime a lenta cessione: in questi casi, però, è fondamentale ricordare che debba essere utilizzato solamente una volta con una frequenza di quattro mesi.

Ritornando un attimo sul discorso delle annaffiature è importante ribadire come sia un’operazione che debba essere eseguita ad una frequenza di circa 9-10 giorni, aspettando sempre il terreno si sia completamente asciugato prima di procedere ad una nuova annaffiatura ed è di notevole importanza bagnare efficacemente il substrato.


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