21 giugno, 6:11 PM
Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
Io: Chi è?
G.G.: Montale. Tacciano tutti gli altri!
Io: Sono in un letto di Manhattan e vedo gli alberi dalla finestra, c’è un sole incredibile e…
G.G.: Non si può vivere con il pensiero che quando dormiamo non onoriamo la vita. Noi giriamo con la terra. Siamo un tutt’uno.
Io: Un bacio con schiocco!