Mani piedi bocca può colpire anche gli adulti e contagiare le donne in gravidanza – soggetti particolarmente vulnerabili -, con conseguenze negative anche per il feto.
Di: RedazioneMani piedi bocca (abbreviata come MMPB) è una malattia esantematica che colpisce i bambini e legata a un agente patogeno della famiglia dei Coxsackie Virus. La malattia di solito guarisce in modo spontaneo e non richiede particolari trattamenti. Nei piccoli malati, la mani piedi bocca sviluppa un esantema, insieme a bolle, pustole o vescicole, intorno alla bocca, al palmo delle mani e della pianta dei piedi. I primi sintomi della patologia sono febbre bassa, inappetenza, malessere generale e dolori addominali, poi si manifesta con macule di colore rosso in bocca e sulla lingua, che tendono a rompersi e provocano ulcerazioni alle mucose. Dopo alcuni giorni compaiono bolle anche su mani e piedi, che durano per un paio di giorni; talvolta si creano anche su ginocchia, gomiti e glutei.
In alcuni periodi dell’anno i bambini che frequentano asili nidi e scuole dell’infanzia subiscono il contagio dai propri compani; esso si genera per contatto diretto con secrezioni nasali e saliva (generalmente nella prima settimana di sviluppo della patologia) o per contatto oro-fecale, anche a un mese di distanza dalla fine della malattia. Da quando avviene il contagio alla prima manifestazione dei sintomi, passano di solito dai 3 ai 6 giorni.
Mani piedi bocca è diffusa soprattutto tra i bimbi con un’età inferiori ai 5 anni, ma talvolta anche gli adulti vengono contagiati. Particolarmente pericoloso è infatti la malattia se colpisce donne in gravidanza, perché vi possono essere complicazioni per il nascituro. La MMPB può provocar la comparsa di un anasarca fetale o l’aumento di volume del liquido amniotico. Tuttavia più gravidanza volge verso il termine, minori sono i rischi per mamma e bambini. In ogni caso, si raccomanda alle donne in dolce attesa di evitare il più possibile il contatto con bimbi che possano contagiarle. Nel caso in cui la futura mamma contragga la malattia, è necessario recarsi dal proprio ginecologo che, visitando la paziente, potrà comprendere il livello di gravità della situazione. Solitamente il medico consiglia solo di effettuare controlli più frequenti, sia ecografici sia di laboratorio, per monitorare in modo più rigoroso lo sviluppo del bambino. La trasmissione della malattia al bambino nella pancia è un’evenienza molto rara, ma è importante prendere tutte le necessarie dovute precauzioni: non rompere volontariamente le vescicole, lavarsi spesso le mani e seguire le comuni norme igieniche.
Fonte: “Leonardo.it”