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Maniax: libri e adrenalina

Creato il 25 settembre 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Negli anni ’90 avevo già iniziato ad appassionarmi d’illustrazione e avevo una fissa particolare per Paolo Parente che in quel periodo sfornava un sacco di progetti. Senza giri di parole dirò che compravo qualsiasi cosa su cui ci fosse il suo nome e in libreria trovai questo libro qui.

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Maniax, Joe Arden, 1995, Ed. Sperling & Kupfer
Credo sia reperibile solo in versione cartacea, niente ebook

Storia chiaramente Horror più copertina di Paolo Parente: non potevo che uscire con quel libro in tasca.
Probabilmente guardai solo di striscio la quarta di copertina, per cui quando iniziai a leggerlo non avevo idea di cosa parlasse, tranne che per il fatto che ci sarebbero stati mostri e sbudellamenti.

Più o meno la mia reazione a questa lettura è stata paragonabile a un giro sull’ottovolante, tipo l’Oblivion, una di quelle montagne russe di Gardaland. Anzi no, quello dura troppo poco e si patisce troppo tanto. È stato più come il Mammuth, una giostra spassosa con il giusto grado di adrenalina per farti divertire senza perdere anni di vita. Quando monti in carrozza non puoi fare altro che alzare le mani e metterti a urlare come un pazzo fino al momento di scendere, perché se non lo fai ti perdi la metà del divertimento.
Ecco, Maniax è puro spasso, e quando inizi a leggere non ti rimane che spegnere il cervello e goderti la corsa.
Ti pare poco?

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In seguito ho letto altri libri adrenalinici come questo, ma è stato Maniax a farmi scoprire questo genere di scrittura che punta a divertire e intrattenere nel modo più piacevole e ironico che mi fosse mai capitato. Anzi, a dirla tutta non so se mi sono divertita più io nel leggerlo o l’autore nello scriverlo. Ultimamente ho riletto alcuni pezzi e devo dire che a distanza di tanti anni mi sono accorta di tante piccole “strizzate d’occhio” che Joe Arden fa direttamente lettore.
Libri e adrenalina possono coesistere e Maniax è l’esempio. Non si tratta solo di trovarsi davanti scene orrorifiche, ma di coinvolgere il lettore con una prosa che fila via come un treno e tenerlo incollato a forza di azione e situazioni pazzesche.

La storia, si svolge in una americanissima California, così finta ed esagerata da sembrare un fumetto. È proprio questo il mood giusto in cui calarsi per godersi l’avventura di David Post, lo scrittore in crisi (parodia di alcuni dei protagonisti di Stephen King), i figli amabilmente stereotipati e il resto della ghenga di smandrappati che si muove con loro. Non mi voglio dilungare sulla trama che ovviamente è fittissima di inseguimenti, fughe, battute, omaggi al cinema anni ’80, zeppa di mostri e tanto splatter. Il fatto che l’azione inizi a riscaldare i motori a pagina 20 e poi inizi a correre dalla 50 fino alla fine di pagina 221 dovrebbe bastare.

A questo punto anche l’articolo ha bisogno di un colpo di scena ed eccolo qui, servito su un piatto d’argento.

Negli ultimi tempi stavo ripensando a quali siano stati i libri che più mi hanno colpita o influenzata e tra questi c’è anche Maniax di Joe Arden. Così, forte del fido Google, ho pensato di scoprire cosa ne fosse stato di lui in questi anni. Da brava esterofila m’immaginavo il buon Joe con una birra in mano e una tavola da surf sotto l’ascella, quindi si può immaginare la mia sorpresa quando ho scoperto invece che Joe… si chiama Giovanni, è un autore italiano ed ha una produzione letteraria vastissima e diversificata! Il che dimostra una volta di più che gli autori italiani di genere non hanno niente in meno di quelli stranieri.

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Giovanni Arduino alias Joe Arden e molto altri pseudonimi.
Sito web: https://giovanniarduino.wordpress.com
Sarei curiosa di conoscere altri titoli di libri adrenalinici, non un semplice page-turner ma di quelli che sono veramente una corsa a rotta di collo, un susseguirsi continuo di situazioni che non ti consentono di staccare un attimo gli occhi dalla pagina. Quindi tutti con le mani in alto che si parte!

Appuntamento alla prossima settimana per un’intervista a Giovanni Arduino. Non mancate!

Mala Spina



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