Durante il trasloco ho perso il mio e-reader. Perso nei meandri di scatoloni o di chissà quale angolo della casa. L'ho avvistato un solo giorno, e poi mai più. Ciò che temo di più è di averlo messo in ordine: quando io metto in ordine, è certo che le cose non compariranno mai più. Non sono angosciato per lo smarrimento in sé, tanto ho i libri di carta, quindi solo non resto. Il problema sono le sottolineature e gli appunti che avevo prodotto, lavoro perduto che aumenta i tempi per estrapolare parti di libri da proporre o analizzare. Ma tutto questo, come ogni evento, ha il suo lato positivo: ho scoperto meglio pregi e difetti dello strumento.
Un difetto è la facilità con cui decine di testi possano essere perduti.
Un pregio è la leggerezza dello strumento, la possibilità di trasporto veloce di numerosi volumi che tanto mi sta mancando.
Un difetto è la mancanza di seduzione, la sterilità dell'oggetto.
Un pregio è lo schermo non retroilluminato che lo rende insostituibile rispetto ai tablet che, per quanto si riduca la luminosità, non permette di passarci le ore davanti in lettura.
Tutto questo forse era già intuibile. Ma la mancanza dell'e-reader e la vicinanza dei libri cartacei mi ha portato verso un ragionamento ancora diverso e riguarda le edizioni differenti dei libri, le loro traduzioni, le copertine. Avete visto la nuove edizione di "Bianca come il latte rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia"? Sulla copertina c'è la locandina del film, in uscita questi giorni. E' vero che sarà da maniaci, ma è una cosa che non mi piace. Il problema? Ho letto il libro in formato ebook e non sopporto l'idea che quando la vecchia edizione cartacea sarà terminata, se volessi un volume cartaceo non potrò che adattarmi a prenderlo in questa nuova veste. Lo so, lo so cosa state pensando: il testo non cambia e quindi le mie sono solo pippe mentali. Vero. Ma sapete che valore economico può assumere negli anni un'edizione rispetto ad un'altra? E sapete che valore affettivo e di orgoglio...
Manie, lo so. A ognuno le sue. Queste sono le mie.