Ciao a tutti voi carissimisssssssssssimisssssssssssssssssssimi amici miei…!!!
Buona serata a tutti e ben ritrovati per un nuovo incontro con storiella al seguito…!!!
Come state???
Tutto bene dalle vostre parti???
Nerone sta imperversando anche da voi???
Qui nella mia “Verde Valle” per la mia massima felicità, ma non per quella della Doganiera, sì…!!! ^________^
Come dite???
Di cosa voglio parlarvi stasera???
Ma come???
Non l’avete capito???
Eppure è così chiaro…!!!
Noooooo…!!!
Non voglio parlarvi di economia, crisi nè altri argomenti di questo genere…!!!
Sarà per via del sopra citato Nerone ma stasera voglio raccontarvi una storiella più distensiva…!!!
Vi voglio infatti parlare di scrittori.
O meglio di “Tipi di Scrittori”…!!!
Non capite cosa intendo???
Beh…!!!
Posso solo consigliarvi, caldamente, di continuare nella lettura…!!!
L’idea per questa storiella mi è nata stamattina, leggendo le “Note Preliminari”, chiamiamole così, di Joseph Sheridan Le Fanu al suo romanzo “Lo zio Silas“.
Qui, ad un certo punto, l’autore, tra gli altri, di “Carmilla”, si definisce “manovale”.
Termine che va inteso estensivamente come “Manovale della Scrittura”.
Per essere precisi si inserisce nel gruppo dei “Manovali della Scrittura”.
Poco prima Le Fanu parla di Sir Walter Scott e di come la Stampa non oserebbe mai definire “a sensazione” i lavori del padre di “Ivanohe“; cosa che invece ha fatto parlando degli scritti di Le Fanu, suscitandone, giustamente, le ire o quantomeno il vivo scontento…!!!
Insomma…
Tra tanti scrittori di varia caratura che si definiscono “artigiani” e “cesellatori” di parole, che si definiscono o, talvolta, vengono definiti, vedere un autore, non certo di secondo piano come Le Fanu, definirsi, più semplicemente, un “manovale” fa impressione.
E’ pur vero che la “Pietra di Paragone” utilizzata e niente meno che Sir Walter Scott però, se mi permettete, da “persona dei giorni nostri” nei quali scrittori di ben minore livello di Le Fanu non solo non si definiscono “manovali” o “bocia” (gli apprendisti manovali) confrontandosi, ad esempio con Flaubert, Joyce, Proust, Manzoni o Leopardi, ma pretendono di giudicarli e far loro la morale e la predica, beh, scusate se mi ripeto ma vedere Le Fanu definirsi “manovale” nei confronti del proprio “Esimio Collega” Sir Walter Scott, fa davvero, davvero, DAVVERO impressione.
Al giorno d’oggi ci sono autori e scrittori che, citando la Grandissimissssima Oriana Fallaci, quando scrivono “si compiacciono di sé stessi manco urinassero Ambrosia“.
Vi pare quindi che simili “figuri” potrebbero mai definirsi semplici “Manovali della Parola” confrontandosi con Scrittori di gran lustro che li hanno preceduti???
No, vero???
Costoro hanno troppo alta considerazione di sé stessi per abbassarsi a livelli che non prevedano una cattedra dalla quale ammansire le proprie lezioncine a destra e a manca.
Permettetemi una piccola nota conclusiva…
Quanto manca la classe e l’umiltà degli Scrittori, i Veri Scrittori di un tempo, che non avevano paura di confrontarsi, mettendosi anche in secondo piano quando lo ritenevano giusto e doveroso, con i propri “Padri Nobili”…!!!
Bene…!!!
Ed anche per questo mercoledì sera siamo ormai giunti al momento dei saluti…
Non prima però che abbia avuto l’occasione di ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che, anche oggi, avete voluto dedicarmi e prima di avervi potuto dare l’arrivederci alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^______^
Per ora vi saluto augurandovi una splendida serata, una serena notte ed uno spumeggiante giovedì…!!! ^_____^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimisssssssimisssssssssssssimisssssssimi amici miei…!!! ^_____^
Riccardo