Ne ho scritto in varie occasioni (inserite il titolo nella casella di ricerca), riferendo novità normative e sentenze. Poichè la domanda mi viene regolarmente riproposta, questa volta utilizzo un articolo che riassume lo stato legale della questione (http://www.valeriamazzotta.it/?p=3288) Il titolo suona già esplicativo: i nonni devono mantenere i nipoti, ma solo in via sussidiaria rispetto ai genitori.
Hanno cioè l’obbligo di intervenire economicamente quando questi non hanno mezzi sufficienti (…) per adempiere ai loro doveri nei confronti della prole (lo prevede l’art. 316 bis c.c. che regola l’obbligo per gli ascendenti di contribuire al mantenimento dei nipoti).
Cosa intende la giurisprudenza per “mezzi insufficienti”? Ecco la definizione: assenza di ogni risorsa economica; (…) omissione volontaria da parte di entrambi i genitori; (…) omissione volontaria di uno solo dei genitori nel caso in cui l’altro non abbia la disponibilità di provvedere al mantenimento dei propri figli. In tal senso si è espressa ripetutamente la giurisprudenza.
Ho messo in grassetto la frase: sentenze della Cassazione esentano i nonni dal versare l’assegno di mantenimento in luogo del genitore inadempiente se l’altro ha mezzi sufficienti. Ne ho citata altrove una: la mamma chiamava in causa il nonno paterno, ma era in grado di provvedere da sola ai figlioli. Avrebbe naturalmente potuto citare in giudizio il padre/ex marito per ottenere quanto le spettava, ma il suocero, pur benestante, non era tenuto a pagare in sostituzione del figlio.
Questa dunque la normativa: i nonni dovranno mantenere i nipoti se: 1)i genitori sono in grave difficoltà economica 2) essi non “vogliono” mantenerli (commettendo ovviamente un reato) 3) provvede uno solo dei genitori, il quale non ha mezzi sufficienti.
Si fa ricorso alla legge, è chiaro, quando la situazione (critica) lo richiede. Nella normalità quotidiana, molti anziani supportano economicamente figli e nipoti. Non mancano purtroppo le giovani famiglie che ne hanno davvero bisogno per arrivare, uso la frase fatta, alla fine del mese. In altre, non disagiate, essi intervengono per consentire quel “di più” (auto nuova, vacanze, abiti firmati, palestre ecc.) che papà e mamma non potrebbero permettersi.
Mi chiedo ogni tanto se questa generosità dei nonni, in sè lodevole, non contribuisca a ritardare la piena “maturità” dei genitori e ne comprometta in certo senso l’autorevolezza davanti ai figli/nipoti.
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