Manuale di preparazione alle Elezioni Anti – Europee 2014

Creato il 02 gennaio 2014 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

Nel maggio 2014, saranno passati 200 anni dalla sconfitta di Napoleone e dalla sua prima cattura e i cittadini dei 28 Stati membri dell’Unione Europea voteranno per il rinnovo del Parlamento Europeo. All’appuntamento elettorale si presenteranno i popoli di paesi debitori come i greci, di Stati creditori come i finlandesi e di Paesi senza Euro come gli inglesi.

Nel 2014 l’Europa unita è chiamata ad un grande test. Dal 1979, anno della prima elezione diretta del Parlamento Europeo, l’affluenza ad ogni tornata elettorale, nonostante l’aumento degli Stati membri, è diminuita e ha toccato il suo punto più basso all’ultimo appuntamento del 2009 (vedere grafico sottostante).

Gli Eurofili hanno due incubi: uno è l’ulteriore caduta dell’affluenza; il secondo incubo è legato all’avanzata elettorale dei movimenti anti – Unione Europea.

I partiti minori tendono a fare meglio nell’elezioni europee perché i cittadini si sentono più liberi di votare con il cuore piuttosto che con la testa. Pertanto, partiti populisti, anti – immigrati, anti – Euro ed estremisti, spesso uniti tra di loro nell’odio contro l’Unione Europea, proveranno a sovvertire i rapporti di forza, consapevoli della bassa affluenza a loro favorevole.

La vera questione è, quanti voti prenderanno? Un quinto dei seggi? Un quarto? Forse un terzo?

I partiti euroscettici tali come il Partito della Libertà (the Freedom Party) di Geert Wilders nei Paesi Bassi, il Fronte Nazionale di Marine Le Pen in Francia, UK Independence Party di Nigel Farage in Gran Bretagna, The Finns Party in Finlandia,  Alba Dorata in Grecia, Alternative for Germany in Germania, Lega Nord e Movimento 5 Stelle in Italia, si stanno preparando ad una grande battaglia alle prossime elezioni di maggio.

Un appuntamento elettorale che racchiuderà tutto il sapore Anti – Europeo. I più grandi partiti, il Partito Socialista Europeo e il Partito Popolare Europeo sono avvertiti. Resta da capire dove finirà il Partito Democratico italiano. Ma quest’ultima è un’altra storia che prima di maggio dibatteremo. To be continued…

Foto seduta del Parlamento Europeo Credit by www.befan.it


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