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Manuale di pulizie di un monaco buddhista

Creato il 16 febbraio 2016 da Libereditor

Sin dai tempi antichi i giapponesi hanno considerato le pulizie qualcosa di più che una semplice e rozza mansione. In Giappone, nelle scuole elementari e medie, sono gli scolari a occuparsi della pulizia dei locali, cosa che, all’estero, non accade assolutamente.
Ciò si verifica perché, nel nostro paese, fare le pulizie è un concetto che non si riferisce semplicemente a togliere lo sporco dalle superfici, ma è in stretta relazione con lo spazzar via le nubi che oscurano la nostra anima.

mdpdumbE che cos’è l’immondizia? “L’immondizia è costituita da tutte quelle cose ormai vecchie e inutili, che non ci servono più, che, insomma, non sono più necessarie ai nostri scopi.
Tuttavia, le cose non nascono all’origine come immondizia. Lo diventano perché ci sono persone che le trasformano in immondizia e altre che le vedono come tale.
Secondo la filosofia buddhista tutte le cose non hanno un corpo, ovvero, di per sé non hanno sostanza. Ma allora vien da chiedersi come mai esistano se, di fatto, non hanno sostanza. Le cose esistono perché sono in relazione reciproca tra loro. Lo stesso vale per gli esseri umani. Ma gli esseri umani pensano di esistere di per sé, e non in relazione ad altro. Per questa ragione decidono cosa sia utile e cosa non lo sia più e la trasformano in immondizia.”

Keisuke Matsumoto, Manuale di pulizie di un monaco buddhista. Spazziamo via la polvere e le nubi dell’anima, traduzione dal giapponese di Ramona Ponzini, Vallardi 2012.


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