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Manuale pratico dell’oppositore al regime Monti: consigli, suggerimenti e precetti

Creato il 21 aprile 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Manuale pratico dell’oppositore al regime Monti: consigli, suggerimenti e precetti

Regole di sopravvivenza per l’oppositore al regime bank-o-kratiko. Un gioco di domande e risposte per capire cosa sta succedendo nel nostro paese

D: Monti, tecnici e professori: che tipo di governo sta sedendo a Palazzo Chigi?

R: Il governo fortemente voluto dal Presidente Napolitano è un esempio di governo tecnico, formalmente legittimo ma nella pratica è quanto di più lontano possa esserci dal concetto di democrazia rappresentativa. Il governo Monti è stato presentato dai mass media come l’unica speranza che l’Italia aveva per uscire da una crisi ben diversa da quelle cui la storia ci ha abituato. Non una carestia biblica ma il depredare le tasche dei cittadini. Questo compito non poteva essere portato a termine da un governo “politico”, uno di quelli che esce dalla maggioranza che vince le elezioni, per intenderci. Sarebbe stato un vero e proprio suicidio elettorale

.D: Quindi possiamo dare la colpa dell’aria pesante che si respira nel nostro paese all’attuale premier?

R: No, sarebbe ingiusto ed inesatto, Monti in fondo è solo un fantoccio dei poteri finanziari. Sicuramente i vent’anni di malgoverno post “Tangentopoli” hanno avuto il loro peso. La sinistra, dal canto suo, non è mai stata in grado di produrre un’opposizione politica credibile, né di governo con gli esecutivi di Romano Prodi. Ha fatto più volte il gioco della destra, che pure aveva dalla sua parte la maggioranza dei media…

D: Tasse, tasse, solo tasse: c’è davvero bisogno di tutto questo massacro?

R: Partiamo da un presupposto irrinunciabile: l’uomo, per vivere, ha bisogno di pane, non di spread, di bund, di btp. L’utilizzo di queste parole serve soltanto a distogliere l’interesse dai veri effettivi problemi. Quando il governo Monti rinuncia ad applicare una patrimoniale, sta fallendo miseramente il compito per cui era stato “assunto” (visto che nessuno lo ha eletto…). Sta ammettendo placidamente di non riuscire a limitare la fuga dei capitali all’estero e pertanto segue il pensiero di Ettore Petrolini: prende ai poveri, che hanno poco e sono tanti. E ricordiamoci che Monti non sarà soggetto al giudizio delle urne, dove probabilmente non prenderebbe nemmeno il voto di suo figlio…

D: Ma lo stato sociale?

R: Passo.

D: Prego?

R: Smantellato, anacronistico. Come il posto fisso, noioso e monotono, soprattutto quando a volerlo sono quei laureati sfigati, che arrivano alla pergamena dopo i 28 anni e pretendono il lavoro vicino casa, per stare con mamma e papà. Questo è il tenore delle dichiarazioni dei membri dell’Esecutivo. Espressioni simili sono utilizzate per rivolgersi a quelli che, ormai è evidente, sono considerati “sudditi”. Simili toni indicano che non  hanno la minima idea di quello che innescano con le loro dichiarazioni. Dilettanti, forti esclusivamente dei poteri occulti che li mantengono su una poltrona.

D: Cosa rispondo a chi mi dice che la rivoluzione e l’avversione al regime non deve trovare spazio solo su Internet?

R: Ti direi di rispondere facendoti raccontare le azioni sovversive cui ha preso parte, le grandi battaglie combattute e vinte. E ricordandogli che “Un quattrin di carta, una penna e un danaro di inchiostro, fanno apparir d’un uomo un mostro”. Con la violenza si risolve ben poco sebbene, continuando di questo passo, è lecito attendersi gesti dimostrativi dettati dalla disperazione.

D: Che ruolo ha l’informazione in questo contesto?

R: L’informazione ha un ruolo centrale: deve catalizzare il dissenso, deve dar voce alla protesta. Ricordiamo che il mezzo telematico ha dato ampia prova delle sue capacità nella campagna referendaria contro il nucleare, facendo rodere il fegato a Stracquadanio, un altro turpe personaggio abituato ad offendere quelli che gli permettono di fare la bella vita senza sudarsi il pane…

D: Come cambierà l’associazione partitica dopo questo allontanamento dei cittadini?

R: Gli italiani hanno le scatole piene, i partiti sono ormai visti come gruppi d’affari al vertice di un potentato di cui difendere gli interessi. Berlusconi si è fatto i fatti propri per vent’anni, la sinistra moderata si è guardata bene dal fare una opposizione strenue ed aggressiva. I sindacati hanno svenduto i diritti dei lavoratori, sono pronti a calarsi le braghe ai tavoli di trattativa. L’ultimo vero sindacalista italiano è Maurizio Landini (FIOM). La Camusso prova a fare del suo meglio ma temo debba sempre dare spiegazioni a chi “di dovere”…

D: Perché quando si parla di Grillo si parla di antipolitica, qualunquismo, populismo?

R: Beh, la denigrazione dell’avversario è la prima mossa per screditare gli oppositori: Grillo fa paura, la disaffezione per i simboli storici, per la logica dell’appartenenza, potrebbe creare un movimento d’opinione non disposto a piegare ancora la testa a chi è foraggiato da un sistema di finanziamento pubblico abolito col referendum e reinserito nell’ordinamento con le solite alchimie della politica.

D: Ma allora era meglio quando c’era in nano folle?

R: Assolutamente no! E’ solo una riscrittura delle logiche di appartenenza. Nessuno crede che Grillo sia la panacea per i mali del paese. Come non poteva esserlo Celentano a Sanremo. Se ciascuno stesse al suo posto, la crisi si risolverebbe in un paio di settimane: i cantanti a far canzoni, i comici a far ridere, i rappresentanti di una certa classe politica in galera. Bisogna ripartire con un nuovo corso che non veda schierati i responsabili dello scempio che stiamo sopportando.

D: La riforma del lavoro è ispirata da ragioni di natura economica: bisogna riattrarre  nel nostro paese gli investitori stranieri…

R: Ah sì? In primis bisognerebbe evitare che le imprese italiane, anche quelle che hanno ricevuto nel passato sostanziosi aiuti dallo stato (leggi FIAT), emigrino verso altri lidi. La strategia è chiara ed evidente: Marchionne minaccia, lo stato si regola di conseguenza. La riforma del lavoro è stata concepita in un paio di settimane: le cose serie richiedono tempi più lunghi di meditazione.

D: Perché inserire il pareggio di bilancio nella costituzione?

R: Carta straccia per carta straccia, tanto vale far le cose per bene: è un metodo per rassicurare l’Europa dei banchieri. Le finanze statali non sono certo i bilanci di una società semplice. Avete letto il nuovo testo? Non è molto sensato: nello stabilire il pareggio di bilancio, tiene conto delle fasi avverse e favorevoli dell’economia. Ditemi un decennio in cui non c’è stata una fase avversa. Quando ci sarà, le camere prenderanno le distanze dal pareggio di bilancio. Creeranno un buco difficile da colmare. E’ una clausola messa lì per essere sicuri che l’Italia sia sempre asservita all’Europa dei banchieri.

D: Benzina e assicurazioni sono ormai alle stelle, i generi di prima necessità aumentano ogni giorno. Perché? Colpa dell’Euro?

R: Sicuramente anche la moneta unica, quella in cui si doveva per forza entrare, ha le sue colpe. Se l’euro fosse stato indispensabile, pensate che Regno Unito, Svezia, Norvegia, Danimarca non avrebbero aderito? Invece i paesi più progrediti si resero conto che entrare nell’euro sarebbe servito soltanto a farsi fagocitare da Francia e Germania. Cambiare moneta era la cosa più stupida che si potesse fare. Purtroppo ormai l’effetto domino è inarrestabile: aumentando il prezzo dei carburanti è ovvio che aumentino anche quelli dei generi di prima necessità, di tutto quello che viene trasportato su gomma. I continui aumenti comporteranno una contrazione dei consumi, la contrazione dei consumi comporterà nuovi licenziamenti. Le assicurazioni più care d’Europa scoraggiano l’immatricolazione di nuovi veicoli e l’industria che dovrebbe trainare il nostro paese, farà nuove vittime: Pomigliano d’Arco farà la stessa fine di Termini Imerese.

D: Cosa ti sentiresti di dire a chi va via dall’Italia per cercare fortuna?

R: Direi loro di andare a vivere in un paese mediamente civilizzato, che al giorno d’oggi non c’è motivo di sentirsi fieri di essere italiani.


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