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Manualetto di musicologia fantastica

Creato il 25 maggio 2013 da 79deadman @79deadman
Manualetto di musicologia fantastica
Perché un blog che per quasi 2 anni si è speso a scrivere di dischi, nel modo più obiettivo e approfondito possibile, dovrebbe inventarsi di sana pianta autori ed album inesistenti? Risposta necessaria e sufficiente: perché è divertente. Risparmia ore di tediosi ascolti fatti solo per scriverci qualcosa su e consente di parlare di album, a loro modo, perfetti. Proprio perché non esistono. Potrebbe bastare così. Quelle che seguono sono argomentazioni prolisse a stampo letterario; solo per gli ardimentosi. Manualetto di musicologia fantastica
L'ispirazione viene da Borges e dal suo Manuale di zoologia fantastica. Quindi vale la pena dichiarare subito la differenza - la mancanza magari - rispetto a questo testo di riferimento. Manca totalmente una tradizione - letteraria là, qui musicale - su cui innestarsi. Certo, non è poco. Ma qui si parte da zero, o quasi. Parlare del Grifone, dal punto di vista zoologico è un'aberrazione, un'eresia darwiniana, un paradosso anatomico. Ma trattare di Grifone dal punto di vista letterario significa indagare un' allegoria, un simbolo condiviso, riconosciuto; significa sfogliare pagine di Virgilio e Dante. E la stessa cosa succede per il Drago, la Chimera, la Manticora... Il nostro è un caso assai diverso. In un ambito così strettamente legato al mercato, alle necessità di vendita e pubblicità, la fantasia è valore da usare con parsimonia; e spesso viaggia in modo unidirezionale. Giunge direttamente "dall'alto", dallo stratega della promozione, dall'ufficio di marketing. Ma guai a permettersi di divulgarla dal basso in maniera, perché no, trasversale. Tanto il fan, che il collezionista, che il critico e il giornalista sono - comprensibilmente - sintonizzati su quelle poche oggettività che fungono da fondamenta alle più varie opinioni estetiche. "Jorma Kaukonen è stato chitarrista dei Jefferson Airplane, gruppo psichedelico."  "Atom Earth Mother è il 5° album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1970" Dunque attenzione a travisare nomi, anni, case discografiche e anche quei comodi e codificati generi di riferimento. Ecco allora che questo manualetto - in divenire, s'intende... - si propone di minare proprio queste stabilissime basi, creando dal nulla storie, canzoni e armonie di fantasia, inserendole in recensioni e critiche perfettamente plausibili e possibilmente anche emozionanti. Ma c'è proprio bisogno, in un ampio contesto di facili mistificazioni come internet, di questi ulteriori inganni? Dirò, a mia discolpa, che un inganno così palesemente dichiarato perde quasi del tutto la malizia e l'intenzione di “fregare” il lettore. Ma ci sono altri fattori che mi hanno convinto a comporre questa raccolta.
1) Risparmiarsi il tedio dell'ascolto pre-recensione. Forzato, innaturale, ultra analitico, falsamente obbiettivo.
2) Per il gusto del gioco, dell'indovinello e perchè no, dell'innocuo scherzo.
3) Perchè la musica rock vive di mitologie. Che spesso, spessissimo sono false più che fantastiche. Personaggi reali avvolti da iperboli di fama e devozione che travalicano i confini del ridicolo, biografie e personalità contraffatte per il solo scopo di lanciare l'ultimo divo in pasto al mercato. Questi miei “falsi scritti” partono da personaggi immaginari (non falsi, non falsi! Attenzione!) e vi costruiscono sopra sincere e appassionate recensioni. Chi è più colpevole?
Da ultimo: non siamo più, ahimè, nel tempo in cui certe domande potevano anche non avere risposte. Google ben più di Edipo potrà sciogliere ogni indovinello in pochi secondi. E spero che i più tenaci collezionisti e gli instancabili cercatori di novità mi perdonino se per un momento si sono sentiti ingannati. Questa raccolta di album sarà, prima d'ogni altra cosa, dedicata a loro, che hanno ancora lo slancio per sperare in qualcosa di nuovo.

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