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Manuela Carmena, il primo sindaco di Podemos, a Madrid

Da Rottasudovest
Adesso è ufficiale: Ahora Madrid, la piattaforma di Podemos ha raggiunto un accordo con il PSOE, per eleggere la sua candidata, Manuela Carmena, sindaco di Madrid. Al suo primo tentativo in elezioni amministrative, Podemos esprime così i sindaci delle due principali città spagnole, Manuela Carmena a Madrid e Ada Colau a Barcellona, entrambe donne, speriamo non casualmente (sarebbe bello, un giorno, che il genere del leader non sia da sottolineare, ma quel giorno è ancora lontano).
Carmena sale al potere grazie ai 20 seggi di Podemos e ai 9 del PSOE: in questo modo rimane fuori dai giochi Esperanza Aguirre, la candidata del PP, che aveva ottenuto 21 seggi e che non è riuscita a trovare alleati che sostenessero la sua candidatura nel Consiglio Comunale (anche perché, visti i numeri, Podemos e PSOE hanno parlato di una possibile alleanza sin dalla notte delle elezioni, il 24 maggio).
L'elezione di Manuela Carmena segue di 24 ore quella di Susana Diaz alla presidenza della Junta de Andalucia. Dopo tre mesi, Ciudadanos ha dato il via libera al PSOE per insediare la presidenta. In entrambi i casi è rimasto isolato il PP, responsabile delle politiche di austerità, di insensibilità nei confronti delle famiglie colpite dagli sfratti (suoi sono stati i ricorsi alla Corte Costituzionale, contro ogni legge andalusa che cercava di alleviare il peso delle famiglie sfrattate) e di indifferenza di fronte agli scandali di corruzione che coinvolgono i suoi vertici. Sia Podemos che Ciudadanos si sono dichiarati disponibili ad alleanze con i partiti tradizionali solo a determinate condizioni: l'assenza di corrotti nelle loro liste e la fine delle politiche d'austerità, in favore di una maggiore giustizia sociale e attenzione per le persone maggiormente colpite dalla crisi economica.
Domani, in una conferenza stampa, Podemos e PSOE illustreranno l'accordo e il programma con cui governeranno la capitale.
Lo aveva già detto Pablo Iglesias, il leader di Podemos: non abbiamo niente in comune con il Movimento 5 stelle italiano, loro vogliono distruggere, noi vogliamo lavorare per una nuova Spagna. Questa è la prova: alleanze progressiste, contro la corruzione e per la giustizia sociale, a Madrid e a Barcellona. Nonostante il PP sia ricorso alle paure degli spagnoli mdoerati e conservatori, arrivando addirittura a citare il fantasma del Frente Nacional, che diede vita alla Seconda Repubblica e terminò nella Guerra Civile. Olé por España, una vez más.


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