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l’università è l’unico grado scolastico che rifarei al volo! Mi hanno appassionato gli argomenti, mi ha appassionato l’ambiente accademico e di scambio con compagne e compagni. Appena potevo ero là, nell’edificio U6 di Milano-Bicocca, anche quando non c’era lezione. Per studiare e respirare quell’aria che, per me, proveniente da un piccolo paesino di Provincia, ha aperto sogni e possibilità.Chi conosce la zona sa che non è proprio quella che si può dire essere una bella zona. E a maggior ragione non lo era allora, quando il polo universitario era appena stato aperto e tutto intorno regnavano gli scheletri di vecchie industrie man mano abbattute per dar la possibilità ad abitazioni, locali e servizi di generarsi e proliferare. Era il 1999. Però vi assicuro che in mezzo a quel grigiore, tra i corridoi dell’edificio e i suoi chioschi che davano respiro al cemento imperante, io ho trovato la mia strada. E ricordarlo ora, con voi, mi emoziona ancora.E’ stato qui che ho scoperto lo spazio della pedagogia all’interno del vasto mondo delle scienze umane. Ho incontrato la specificità pedagogica, soprattutto incontrando Riccardo Massa e i suoi allievi, partecipando alle loro lezioni e studiando i loro testi. E le mani mi prudevano. Era tanta la voglia di metterle in pasta! Perché se ‘la pedagogia è la scienza strutturale dell’educazione’, ed una scienza necessariamente teorico-prassica, io sapevo che non potevo solo studiarla, dovevo anche praticarla.Ho però tenuto duro. Ho dato precedenza agli studi facendo mille lavori nel frattempo per mantenermi e poi, poco prima di discutere la tesi, sono entrata nel mondo dell’educazione professionale.
Da allora sono trascorsi undici anni. Ho lavorato in più organizzazioni del Terzo settore e ho attraversato quasi tutti i servizi educativi ad oggi esistenti.
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Nessi Pedagogici. Incontri possibili: #storia0: perchè da dove si proviene, è importante.