Molti tifosi del Napoli lo ricorderanno come un buon giocatore, ma troppo falloso. Leggendo forse avrete già capito di chi stiamo parlando: Manuele Blasi.
Il centrocampista nato il 17 Agosto del 1980 a Civitavecchia, fa della sua grinta e combattività, il suo punto di forza in campo,per recuperare tutti i palloni che gli avversari “rubano” ai compagni di squadra.
La sua carriera calcistica inizia nelle giovanili della Roma nella stagione 1995-1996 per poi passare in prima squadra nell’anno 1996 restandoci fino al 1998. A fine stagione i giallorossi lo cedono in prestito ai pugliesi del Lecce in Serie B, ma a fine campionato Blasi ritorna nella capitale a causa del poco spazio concessogli dall’allenatore Capello. L’esordio in serie A con la Roma, avviene nel Gennaio del 2000 e nell’estate dello stesso anno passa in prestito al Perugia e l’anno successivo la formazione bianco-rossa acquista l’intero cartellino del giocatore. Nel 2003 il calciatore firma il contratto con la Juve che lo gira in prestito al Parma, dove dopo un controllo, risulta positivo al nandrolone e viene squalificato per 6 mesi, poi successivamente ridotti a 5.
A fine stagione Blasi ritorna alla Juventus e vi rimane per le due stagioni consecutive in cui la squadra di Vinovo si piazza prima in classifica vincendo due scudetti. A causa però dello scandalo “Calciopoli”, il primo scudetto della stagione 2004-2005 viene revocato e quello vinto nel campionato 2005-2006 non viene assegnato con conseguente retrocessione dei juventini in Serie B. Nel 2006, Manuele Blasi viene ceduto in prestito alla Fiorentina e segna il suo primo goal in Serie A nella partita contro la Reggina terminata 3-0 per i viola.
Nel 2007 ritorna alla Juventus neopromossa in Serie A che lo cede in compartecipazione al Napoli, anch’esso neopromosso. Nel primo campionato con la maglia partenopea il nuovo centrocampista degli azzurri dà il meglio di sé, giocando la miglior stagione della sua carriera sotto la gestione di mister Reja. Nel 2008 gli azzurri acquistano l’altra metà del cartellino del calciatore, ma nel 2009 la società di De Laurentiis decide di cederlo in prestito ai rosanero del Palermo. A fine stagione Manuele Blasi ritorna all’ombra del Vesuvio, ma colleziona poche presenze totali. Nel 2011 i partenopei lo cedono a titolo definitivo al Parma, nell’operazione che porta in azzurro lo svizzero Blerim Džemaili. L’anno successivo il Parma lo cede definitivamente al Lecce, permettendo al giocatore di tornare a giocare in Salento dopo 13 anni. A fine campionato si ritorva svincolato ma il Pescara, neopromosso in A, gli offre un contratto annuale. A fine stagione gli abruzzesi retrocedono e Blasi il 16 Luglio del 2013 firma un contratto con il Varese, club nel quale milita tutt’oggi, nonostante i continui problemi al ginocchio che spesso si fanno sentire.
Proprio l’anno scorso ha rinnovato il suo contratto fino al 2016. Su Calciomercato.com si può leggere tutta la sua soddisfazione nell’aver confermato la scelta fatta anni prima:“Il gruppo mi ha convinto a sposare questo progetto, qui a Varese sta nascendo qualcosa di importante e io voglio contribuire al successo. Sono orgoglioso di fare parte della famiglia biancorossa, convinto che questa sia la scelta giusta per me”.
Dopo tante presenze nelle nazionali giovanili, a 24 anni Blasi conquista la maglia della Nazionale maggiore grazie alla convocazione di Mister Lippi. In totale ha collezionato 8 presenze.
Proprio a Napoli, nel 2009, a quasi 29 anni, Blasi sostiene l’esame di maturità in un istituto tecnico di Pianura, un quartiere della periferia, tornando tra i banchi di scuola, tra lo stupore di tutti i presenti.
Il gladiatore azzurro, sarà sempre ricordato, come uno dei calciatori della storia partenopea che ha speso tutto il suo sudore per il Napoli, senza mai abbassare la guardia.