Mapo & The objects/3 - Adventskalender (per tacer del libro!)

Creato il 01 dicembre 2010 da Mapo
Più o meno 2 mesi fa, su una strada provinciale che attraversa buona parte della Lombardia, dal finestrino della macchina, sulla destra, guardavo con disappunto un vivaio di piante che aveva esposto un cartellone gigante, a beneficio dei pendolari consumatori. La scritta, scioccante, era questa: "Tanti auguri di Buon Natale". Inizio ottobre."Non l'avranno ancora tolto dall'anno scorso" aveva abbozzato Cinzia in quell'occasione, non so se per un improvviso deficit neurologico nell'area che governa l'orientamento spazio temporale o solo per tenermi buono ed evitare una delle interminabili filippiche contro questo mondo malato.Ovviamente si sbagliava, ma la reazione rende l'idea di come, mai come quest'anno, la spasmodica attesa del Natale abbia raggiunto, in termini di psicosi collettiva, dei livelli francamente imbarazzanti. Quella volta, solo perchè sono magrolino e sarei facilmente "soccombuto" (che ci crediate o no, per quanto arcaico, esiste) alle potenti mani del giardiniere di turno, ho rinunciato ad accostare, fare la retro e scendere a protestare veementemente.
Comunque, mentre sono relativamente salvo dalla deriva pubblicitaria pre-natalizia televisiva (l'abnorme elettrodomestico nero è quasi sempre spento a casa), non ho potuto fare a meno di notare le vetrine dei negozi andando verso la fermata della metro ogni mattina. Tra gli altri sintomi che ho mentalmente annotato: panettone, noci e clementine, che a casa dei miei spopolano da qualche settimana; gli addobbi sulla facciata della Rinascente (dove, giuro, ho visto esposte molte "collezioni" primavera-estate 2011. Volevo chiamare la polizia) e i primi inviti su facebook per organizzare il Capodanno che mi sembra ancora lontanissimo.Per un po', stoicamente, ho resistito, ma ora, che siamo definitivamente entrati in avvento e, calendario alla mano, manca meno di un mese a Natale, ho ceduto anche io!Così questa sera, tornando a casa, mi sono fermato a fare un paio di acquisti. Per prima cosa, nel negozio equosolidale sotto casa, ho comprato uno stupendo calendario dell'avvento superalternativo: c'è il sole, i pastori hanno il muso giallo, non vedo in nessuno degli angoli la capanna di gesù bambino e, invece delle pecore, c'è un pappagallo variopinto appollaiato su un ramo che guarda delle mongolfiere. E' pieno di cioccolatini da agricoltura biologica; il primo, buonissimo, l'ho mangiato dopo aver aperto la prima casellina poco fa. Poi, in una libreria, ho preso il primo regalo di Natale 2010.La follia è appena cominciata!

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