Cos’è
Il maqui è un arbusto sempreverde originario del Sud America e precisamente della Patagonia e del Cile, dove è attualmente diffuso come specie spontanea. Il suo nome botanico completo è Aristotelia chilensis, conosciuto anche come “Aristotelia Maqui”. Il nome “maqui” deriva dalla denominazione che gli indigeni davano al frutto di questa pianta, mentre “Aristotelia”, dal filosofo greco Aristotele a cui si fa risalire la scoperta di numerose piante di questo tipo. Il maqui appartiene alla famiglia delle Eleocarpaceae che annovera circa 400 specie diverse diffuse nell’emisfero australe. La diffusione del maqui in Europa e precisamente in Inghilterra, è avvenuta solo intorno al XIX secolo, mentre è più recente negli Stati Uniti ( XX secolo). In queste aree geografiche il maqui viene coltivato a scopo industriale dando vita a una fiorente industria che commercializza prodotti a base degli estratti di questa pianta e a cui si attribuiscono precise virtù officinali. Il maqui si presenta con un fusto alto fino a 5 metri, foglie opposte e lanceolate, corteccia divisa, fiori bianchi e bacche di colore viola che lo rendono simile al mirtillo, tanto da farlo chiamare proprio il “mirtillo della Patagonia”. Il maqui predilige terreni umidi e fertili, ma sa adattarsi a qualsiasi habitat geografico e alle basse temperature, purchè per un periodo limitato. La fioritura avviene tra settembre e dicembre ( periodo riferito all’emisfero australe). Le bacche, cioè i frutti di colore purpureo, si raccolgono da dicembre a marzo ( cioè l’estate dell’emisfero australe). Il maqui, in altre aree della terra, viene coltivato non solo a scopo industriale, ma anche ornamentale. Le sue proprietà officinali, però, sono conosciute da tempo immemorabile. Gli indigeni del Cile consumavano le bacche proprio perché ne conoscevano le virtù e ne estraevano anche un succo per preparare una bibita alcolica, il chicha, usata ancora oggi per la colorazione del vino.
Proprietà
Le parti del maqui dalle riconosciute proprietà officinali, sono le foglie e le bacche. Al loro interno si trovano alcaloidi indolici e nei frutti , antocianine quali cianidine e delfinidine che ne determinano il colore violaceo. Le proprietà del maqui sono dovute proprio alla presenza degli alcaloidi e delle antocianine che hanno effetti molto positivi per il benessere dell’intero organismo. Le antocianine dei frutti hanno proprietà antidiarroiche, toniche e astringenti, mentre gli alcaloidi delle foglie combattono le irritazioni della gola, sono analgesiche e febbrifughe. Gli estratti di maqui hanno anche effetti antibatterici e antiossidanti. L’attività antiossidante è dovuta sempre alla presenza delle antocianine che depurano l’organismo dai radicali liberi, ossia da quelle sostanze tossiche che determinano l’invecchiamento cellulare favorendo anche l’insorgenza di alcune forme tumorali. Agli estratti di maqui, infatti, vengono attribuite anche proprietà antitumorali facendolo diventare famoso e ricercato quanto un’altra specie vegetale, l’aloe a cui si attribuiscono, invece, proprietà immunostimolanti.
Usi
Per esplicare i loro effetti benefici, gli estratti di maqui si possono assumere tramite infusione di foglie e frutti. L’infuso di foglie si prepara aggiungendone una manciata in una tazza di acqua bollente. Si fa raffreddare e vi si lavano ferite e ulcere. L’infuso a base di foglie si può usare anche per fare dei gargarismi in caso di ulcere della bocca. La dose consigliata è di 3, 4 gargarismi nell’arco della giornata. L’infuso si prepara anche con un cucchiaio di frutti. La dose consigliata è di una tazza per tre, quattro volte al giorno. Gli estratti di maqui vengono anche commercializzati sotto forma di capsule da 500 mg. Queste contengono la parte intera delle bacche. La dose consigliata è di due capsule al giorno, da assumere, con del liquido, come integratore alimentare. Le bacche del maqui, infatti, sono un frutto commestibile e vengono usate per preparare succhi di frutta, marmellata e gelati. Il loro sapore è dolce come il mirtillo e il sambuco. In Cile le bacche di maqui possono essere confuse con quelle del Pillo-Pillo, che hanno però effetti purganti. I prodotti a base di maqui non vanno preparati con pentole di alluminio.
Costi dei prodotti
Il costo dei prodotti a base di maqui è lievemente superiore alla media di altre specialità officinali. Ciò è dovuto alla fama di cui gode questa pianta, specie negli ambienti dello sport e del fitness dove gli integratori a base di maqui vengono consumati per le loro proprietà antiossidanti che rallentano i naturali processi di invecchiamento. Non solo, sembra che gli effetti antiossidanti si esplichino anche a livello del metabolismo energetico favorendo anche una naturale perdita di peso. Una confezione da 60 capsule a base di bacche di maqui costa, infatti, quasi 20 euro. Lievi differenze di prezzo si possono riscontrare tra un canale di acquisto e l’altro. In genere nei siti di e-commerce si risparmiano circa un paio di euro a confezione, ma quando si tratta di prodotti da assumere per via sistemica bisogna sempre fare attenzione alla qualità. In erboristeria, ma anche nei siti di e-commerce che fanno capo a erboristerie e aziende produttrici, i prezzi al pubblico oscillano tra i 20 e i 25 euro, con medie di 22 euro, ma si possono trovare le stesse confezioni a prezzi lievemente inferiori, anche a 19 euro. In ogni caso si consiglia sempre di verificare l’affidabilità del venditore che deve fare riferimento ad aziende erboristiche qualificate.