Mar “Rosso” a Castellammare: ecco il motivo

Mar rosso in Campania, di nome e di fatto, ma non c’è niente da festeggiare: si tratta, infatti, di un grave danno ambientale che è stato prima scoperto, poi fortunatamente risolto,  a Castellammare di Stabia. 

Nel Golfo della cittadina, in provincia di Napoli, è apparsa un’enorme macchia di colore rosso sangue che ha provocato sdegno e preoccupazione tra i bagnanti. Un grave danno ambientale, proprio nel periodo estivo, quello di maggiore affluenza turistica, ma in realtà si è trattato di un incidente. Lo hanno scoperto i vigili urbani e la Guardia Costiera di Castellammare che, in poche ore, sono riusciti a risalire all’origine dell’inquinamento: prima hanno seguito i rivoli che sfociano in mare, poi hanno visionato le telecamere di sicurezza della zona e sono così arrivati ad una ferramenta, situata in via Nocera, a pochi passi dal Golfo. E’ qui che è accaduto un banale, quanto grave, incidente: un barattolo del colorante puro di color rosso stava per essere diluito ma, accidentalmente, è caduto a terra. Con una pompa, i dipendenti dell’azienda erano riusciti a pulire il pavimento, ma hanno fatto scivolare tutto dentro le caditoie.

A questo punto, un’altra scoperta: il sistema di collettamento degli scarichi dell’esercizio commerciale si immetteva abusivamente in un rivolo che poi sfociava in mare. E’ così che il mare di Castellammare è diventato improvvisamente rosso: un gravissimo danno d’immagine per il comune (come dimostrano le foto, tratte da “Il Mattino.it”), visto che la notizia ha fatto il giro dell’Italia. Il titolare dell’azienda è stato segnalato all’autorità giudiziaria per gli scarichi non autorizzati e per il danneggiamento delle acque pubbliche e l’impianto che usava per miscelare le vernici è stato sequestrato. Furioso per l’accaduto il sindaco Nicola Cuomo: “Il comune si costituirà parte civile per danno d’immagine. Ringrazio la squadra ambientale dei vigili urbani che in poche ore insieme alla guardia costiera è riuscita a scoprire l’origine della chiazza rossa”.