Direttamente da Bruxelles, mi hanno segnalato una farneticante dichiarazione dell’eurodeputato Mara Bizzotto, rappresentante della Lega Nord e di tutti quelli che – sobillati da propaganda di bassa lega (scusate l’indecente gioco di parole) – reputano i musulmani una “minaccia”. L’antefatto è la firma, lo scorso 28 settembre (la direttrice per la comunicazione e la cultura del ministero turco per gli affari europei, con la quale mi sono intrattenuto sabato, era palesemente entusiasta), di un accordo tra Ue e Turchia per permettere ai funzionari turchi di partecipare come “esperti nazionali” ai lavori della Commissione: un segno che – nonostante gli ostacoli frapposti sul cammino della Turchia – l’integrazione va avanti.
Ma la cosa non è piaciuta a Mara Bizzotto, che ha addotto inizialmente come pretesto – nel suo comunicato stampa – le “minacce” della Turchia nei confronti di Cipro (ma anche io, come chi abitualmente mi legge sa, sono estremamente critico nei confronti della politica turca verso Cipro). Poi però l’origine delle sue obiezioni è stata rivelata senza mezzi termini:
L’UE non può e non deve assolutamente permettere che un Paese di oltre 70 milioni di musulmani, potenziale ‘cavallo di troia’ dell’islamismo radicale, s’installi all’interno delle proprie rappresentanze, partecipando direttamente alla definizione degli indirizzi politici comunitari e contribuendo a plasmare attivamente il futuro dell’Europa di domani – conclude l’On. Bizzotto – La Turchia non è e non sarà mai Europa, né geograficamente né tantomeno culturalmente e politicamente.
Come si fa a rispondere in modo razionale a questo cumulo di sciocchezze e di pregiudizi?