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Marc Chagall a Milano

Creato il 15 settembre 2014 da Eneadiomede

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“Mia soltanto è la patria della mia anima.” (Marc Chagall)

 Oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, guideranno i visitatori da Le petit salon (1908), suo primo quadro, fino alle ultime monumentali opere degli anni ’80 del Novecento. Il percorso espositivo accosterà spesso per la prima volta opere ancora nelle collezioni degli eredi e talvolta inedite a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo. Il tema dell’esposizione è centrato su una nuova interpretazione del linguaggio di Chagall, la cui vena poetica si è andata costruendo nel corso del Novecento attraverso la commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee: dall’ originaria cultura ebraica a quella russa, fino all’incontro con la pittura francese delle avanguardie.

Ma chi è Marc Chagall? È di origini ebraichenato nell'Impero russo (nell'attuale Bielorussia) e in seguito naturalizzato francese. Nelle opere di Chagall convivono con forza le tematiche legate a queste tre diverse “patrie”, insieme all’amore sconfinato per la moglie Bella e quello malinconico per la sua infanzia. 
Marc Chagall a Milano

LA VITA E LE OPERE DI MARC CHAGALL IN 10 (S)PUNTI ( del T.C.I)

1. Marc Chagall (all’anagrafe Moishe Segal) è il più importante pittore che la Bielorussia abbia mai avuto. 2. Chagall nasce il 7 luglio 1887 a Vitebsk. Quel giorno il suo villaggio viene incendiato dai cosacchi. Negli anni della giovinezza è inoltre costretto a subire le politiche discriminatorie dello zar nei confronti degli ebrei russi. 3. Chagall partecipa attivamente alla Rivoluzione Russa, tanto che il ministro sovietico della Cultura lo nomina Commissario dell'arte nelle regione di Vitebsk. La sua carriera politica non dura a lungo. 4. Durante la Seconda Guerra Mondiale è costretto a lasciare la Francia con la moglie Bella, per fuggire ai rastrellamenti nazisti. È il maggio del 1941. 5. Nel 1944, l’amata moglie Bella, ritratta nelle sue opere più famose, muore a 49 anni per un’infezione virale. Per mesi Chagall smette di dipingere. 6. Nonostante i periodi difficili (le guerre, le persecuzioni e la morte della moglie), le sue opere, grazie ai colori brillanti ed energici, sono capaci di trasmettere ottimismo e felicità. 7. Nei dipinti di Chagall riecheggiano le radici russe ed ebraiche, filtrate da una sorta di ingenuità infantile che rende il suo linguaggio visivo genuino e di impatto immediato. 8. Chagall è stato considerato vicino a molte avanguardie (Cubismo, Fauvismo, Surrealismo) ma non ha mai aderito a nessuna di esse fino in fondo. 9. “Autoritratto con sette dita” (1913), “Il violinista” (1912) e “La Passeggiata” (1917-1918) sono alcune delle opere principali di Chagall. 10. Le opere di Chagall non si limitano ai quadri. È stato autore di bellissime vetrate (per la sinagoga dell'ospedale Hadassah Ein Kerem in Israele, per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme, e per la cattedrale di Metz) , murales (Metropolitan Opera House di New York). Ha curato le scenografie per “L’uccello di fuoco” di Stavinskij. Suo è inoltre il soffitto dell’Opéra di Parigi
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P.S. Marc Chagall rifiutò di essere pagato per questo lavoro:"... ho lavorato con tutto il mio cuore e offro questo lavoro come un dono in riconoscimento alla Francia e la sua scuola di Parigi, senza la quale non ci sarebbe né il colore né la libertà".

 


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