Magazine Libri

Marcello e il bar della legalità. A Bari

Creato il 14 giugno 2013 da Tipitosti @cinziaficco1

Un bar della legalità.

Ad aprirlo a Bari è stato Marcello Signorile, nato nel capoluogo pugliese circa 35 anni fa, medico, presidente della cooperativa sociale di tipo A “Caps” e vicepresidente, amministratore della cooperativa sociale di tipo B “Artes”.

“Ho avuto l’idea dell’Artes Café circa un anno e mezzo fa – spiega Signorile –  partendo dalla bottega dei saperi e dei sapori di Libera. A poco a poco ho pensato di coinvolgere altre associazioni impegnate ad affermare il rispetto della legalità e dei diritti civili, quali: UNICEF, Emergency, Made in carcere per offrire un menù fatto con i loro prodotti. Tutta la nostra ristorazione è basata sul concetto di apericena Abbiamo quattordici tipi di aperitivo: aperilibera, aperibio, aperitipico. E questo per coinvolgere i ragazzi. Per gli adulti, l’idea di un lounge bar.  Abbiamo portato nel locale un pezzo del progetto del Comune di Bari“Io non dipendo”, che ha formato il personale del bar, il quale dovrà sensibilizzare i clienti sull’uso del bere sano e consapevole. Non solo. Dovrà fornire gratis degli alcol-test monouso a chi chiederà alcolici”.

Marcello e il bar della legalità. A Bari
Nel locale, esteso per 85 metri quadrati, che si trova in Piazza Mercantile a Bari, le volte e il pavimento sono in pietra.

“E’ stato progettato – aggiunge il medico - in modo che fosse semplice, povero e accogliente, da due ingegneri Di Candia – Patino e realizzato in materiale Osb da ebanisteria Olivo”. I colori predominanti sono, oltre a quello del legno dell’osb (giallino), il nero e il rosso. Nel bar anche un palchetto per eventi culturali  e  spettacoli.

Ma quanti soldi ci sono voluti per aprire il bar? “Il costo – afferma –  è stato veramente irrisorio. In questo progetto sono intervenuti la Regione Puglia, il Dipartimento Dipendenze Patologiche (ASL di Bari), il Comune di Bari e la Fondazione con il Sud coinvolte nel progetto Finis Terrae. Ognuno ci ha messo del suo, in termini economici e di know how”.

Nel locale si vendono prodotti di Libera, che provengono da terre confiscate alla mafia, alla camorra e alla ‘ndranhgheta.

“Tra questi – aggiunge – soprattutto i vini. Abbiamo inaugurato il locale il 3 giugno scorso e già stiamo avendo parecchie richieste del Centopassi Rosso”.

Nell’Arts cafè lavorano sei persone. “Tra queste – precisa Signorile – ce ne sono alcune svantaggiate. Non escludo l’assunzione di nuovo personale, se continueremo ad avere tanti clienti, come in questi giorni e se si continuerà a capire l’importanza di un caffè-bottega, nato quasi per presidiare e valorizzare il centro storico di questa città. Senza rete non si va da nessuna parte. E noi siamo qui con le istituzioni per rispondere ad un’alta domanda di legalità”.

Più che tosti Marcello e la sua squadra si sentono determinati. “Il bar – confessa- mi ha assorbito molto negli ultimi tempi. E’ stato complicato veicolare la nostra mission, che in futuro vorremmo esportare in altre città”.

Il nome del locale è Artes Café – Festina Lente. Il logo: una tartaruga con la vela sopra.

Festina lente: affrettati lentamente – chiarisce – abbiamo pensato ad un animale lento, che ha una vela sul suo guscio e che per questo può raggiungere velocemente il suo traguardo. La tartaruga ci rappresenta. Anche noi vorremmo aiutare persone svantaggiate ad avere più opportunità e a diffondere una cultura della legalità, senza perdere più tempo”.

Ci riuscirete? “Guardi – replica – molti tra i nostri clienti, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, sembrano rispondere bene, affascinati da un locale originale, ma soprattutto dall’offerta variegata dei nostri vini, tutti provenienti da terre, finalmente libere”.

                                                                                                                            Cinzia Ficco


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :