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Marchettari Virtuali

Creato il 29 febbraio 2012 da Tnepd

La pubblicazione su Stampa Libera del primo capitolo di “Chi comanda a questo mondo?” ci ha regalato un lascito di commenti che meritano d’essere riportati allo scopo di inquadrare l’attività di quelli che Roberto Duria chiama Vampiri Energetici ed io, più volgarmente, Marchettari Virtuali. E’ una categoria di lavoratori sottopagati per svolgere mansioni di meretricio in ambito web. I più fastidiosi sono quelli che infettano la blogosfera di nicchia che piace a me – ultima trincea di libero pensiero – banalizzando i dibattiti, fomentando l’odio, aggredendo gli autori dei testi. Volendo generalizzare, possiamo dire che i Marchettari Virtuali sono prostitute delle idee, disposte per pochi spicci ad amplificare o soffocare artificiosamente ciò che fa o può fare opinione sul web, ovvero ad indirizzare l’attenzione dei lettori di una pagina nella direzione prediletta da chi paga loro lo stipendio.

Marchettari Virtuali

Il 90% dei fruitori di internet non ha la più pallida idea dell’esistenza dei Marchettari Virtuali e ne subisce pienamente i condizionamenti; un 9% li scambia per degli stupidi o per dei fanatici; il restante 1% sa che esistono ma in genere ne sottovaluta l’effetto su sé stesso e sugli altri così come si sottovalutano i primi sintomi di una malattia.

Soggetti ai ben noti contratti capestro elaborati dal patronato negli ultimi decenni, essi lavorano sia da casa che in ufficio in condizione di perenne precariato. Negli uffici, le postazioni sono in genere dei gabbiotti con un computer e vengono condivise a turni con altri operatori. Non stupisce, quindi, che siano predisposti all’acrimonia, come vedremo in seguito.

Il Marchettaro alle prime armi deve fare un periodo di prova sotto il controllo del capo-ufficio e riceve ordini semplici, per esempio tessere le lodi di un prodotto di consumo (telefonini, cosmetici, farmaci, etc…) o atteggiarsi a fan di un qualche artista o opinion leader che l’agenzia di marchetting è pagata per promuovere. La Mondadori (di Pierpuzio Mussoloni) ne assolda a decine (di agenzie) quando è in uscita una ristampa di quel grullo di Saviano. Idem dicasi per le case discografiche, i partiti politici, i gruppi industriali e chiunque sia disposto a pagare per manipolare l’opinione di chi legge, se non di chi scrive. I Marchettari lavorano anche sui grandi eventi, tipo quella ciofeca del Festival di Sanremo o – sempre in tema di ciofeche – le manifestazioni sindacali e partitiche.

I Marchettari più scafati – quelli che hanno dato ampia dimostrazione di sapersi prostituire in piena autonomia – possono lavorare anche da casa. Il controllo e l’assistenza avvengono, in questo caso, via remoto. I più efficaci, frequentando assiduamente un medesimo ambiente virtuale, riescono persino a trascinarsi dietro parte dell’audience ed a creare minuscoli eserciti di polli. In genere, comunque, le comitive di disturbatori sono composte in maggioranza da Marchettari professionisti che si conoscono e collaborano da tempo.

Marchettari Virtuali
Agli esordi, le prime agenzie lavoravano soltanto sui media di massa. Ad oggi la presenza di Marchettari nei commenti della blogosfera è diventata una consuetudine. Di buono c’è che, se sopraggiungono coordinati e numerosi in coda ad un post, è il segnale che in qualcosa devi averci preso. Stampa Libera, come altri blog ed aggregatori di notizie inconsuete, è un campo minato da questo punto di vista. I commenti in coda al primo capitolo di “Chi comanda a questo mondo?” ne sono una conferma.

Tralascio gli elogi e riporto solo le marchette (sono piene di fastidiosi errori d’ortografia, mi si perdonerà se non li correggo):

archimede:

27 febbraio 2012 at 08:46

..e chi ha scritto che questi personaggi comandano il mondo? caso mai vengono comandati da coloro che lo gestiscono e che non compaiono nella lista, con questo Articolo di Perle Complottiste e il commento di Duria ,mi son tolto ogni dubbio sull’attività di Proibizionista di Duria, del suo odio verso tutti coloro che vogliono vivere a modo loro senza che nessuno rompa le palle, verso coloro che non fanno il suo stile di vita, verso coloro che mangiano carne -pesce e non solo verdura, c’èra da aspettarselo che i Falsari si introducessero pian pian anche in questo sito e adesso chiedono pure di poter aggredire con i loro articoli chi da anni mette alla luce tutto quello che giornalmente ci impedisce di vivere la vita nel miglior dei modi, la solita tattica dei nemici dell’Umanità che agiscono sotto le spoglie di benefattori per poi colpire alla spalle, hanno fatto un’altra vittima”Stampa Libera” …libera di esistere-

Leo:

27 febbraio 2012 at 10:05

Ti amo Archimede. Commento da incorniciare. Ho letto tutto quel polpettone di sette capitoli. E di nomi, almeno io, non ne ho visti… a parte Alessandro Magno e Cleopatra   . Almeno mezz’ora persa a leggere di niente. Cose ormai lette e rilette in ogni angolo del web propedeutiche all’ennesimo passo verso l’inutilità

 

robm:

27 febbraio 2012 at 10:07

attenzione ai personaggi come l’autore di questo testo…………

 

francesca:

27 febbraio 2012 at 10:29

Concordo con Leo, e aggiungo che quando ti rendi conto che il tuo pensiero è diventato comune bisogna insospettirsi. Bisogna “occuparsi” del presente e questo ci permetterà di dare il giusto valore ai segni del passato e a costruire il futuro. Basta aria fritta per favore, non ci basta la schifezza che ci sta sommergendo?

 

archimede:

27 febbraio 2012 at 12:21

..e poi guardate chi ci stà dietro a sti santoni—-

http://www.tnepd.com/category/e-debunking

Prima mia risposta:

TNEPD:

28 febbraio 2012 at 08:01

Un sentito ringraziamento ad archimede, Leo, robm e francesca per i vostri commenti.

Al mutismo di chi concorda preferisco di gran lunga il vostro pigolare.

Mi duole constatare, però, come il dibattito al post si riduca a pochi sfoghi miopi ed irosi.

Reazioni:

francesca:

28 febbraio 2012 at 11:11

solo iroso e miope?
ai tempi della scuola conquistare un buon voto, per un componimento in italiano, significava aver espresso tramite una sintassi e ortografia corrette anche concetti e pensieri e sentimenti che consentissero, non solo all’insegnante, uno sguardo nuovo sul tema trattato, un nuovo punto di vista, un approfondimento …. , ora l’alfabetizzazione informatica coatta e l’ampiezza dell’uditorio permette a tutti di esprimersi ma questo non significa che i lettori abbiano perduto il gusto per una lettura che sia non solo bella ma anche buona. Cordialmente

 

Antizionism:

28 febbraio 2012 at 14:38

A me invece duole constatare che oltre ad aver scritto delle banalità, trite e ritrite, mostri anche un antipatico sarcasmo (a me piace in sarcasmo ma il tuo è antipatico e anche un po’ da checca inacidita e ignorante) !
Chi ti ha criticato per avere scritto delle banali mezze verità non ha pigolato ti ha detto che non vali un ******! non ha usato un inutile giro di parole e non ti ha offeso, come invece voglio fare io!
impara ad incassare e vedi di migliorarti se devi scrivere pubblicamente le tue banali mezze verità rivelate!
Potrei anche solo dirti: che bellissimo pezzo, degno di un pulitzer ! sei un grande grazie! ma non meriti il mio sarcasmo (a me piace il sarcasmo e non lo spreco con te) ! preferisco dire che quello che ho letto fa schifo! Ti hanno pagato poco evidentemente, non che se tu avessi preso di più avresti potuto produrre un pezzo degno di essere letto!
Un dibattito lo si può fare su argomenti di un certo livello non su banalità come le tue!
Spero tu vada a latrare da altre parti e mi auguro di non leggerti ancora! Non rovinare SL, fai un favore a tutti!

Antizionism:

28 febbraio 2012 at 22:34

Non me ne voglia Lino Bottaro per quanto ho scritto, non voleva essere una critica alla pubblicazione dell’articolo ma solo una risposta a TNEPD vista tanta arroganza!

Vorrei anche dire che noi viviamo come viviamo “grazie” al sistema che depreda l’ottanta per cento delle risorse del mondo ( buona parte in Africa) e lo facciamo restando in IDALIA mentre TNEPD è addirittura andato a depredarle sul posto!
Questa si che è coerenza……

Seconda mia risposta:

Beh, tutta questa acrimonia nei confronti del testo e del suo autore è davvero curiosa.

Mi si dice che scrivo male, può essere.

Mi si dice che parlo di banalità (come se la banalità fosse un valore assoluto), vada anche questo.

Mi si dice che sono antipatico, a vostra discrezione.

E allora? Tanto basta a motivare l’odio che traspare dai vostri commenti? Secondo me no. Colpa mia, forse, che non mi piego a giustificare l’odio in nessuna occasione.

Nello specifico, la vostra protervia polifonica è del tutto immotivata e per questo curiosa, per non dire sospetta.

Risponderei nel merito – e volentieri – alle critiche, se ce ne fossero. Ma non ce ne sono.

Demerito mio, in primis, ma anche vostro (che dissennatamente, per pochi spicci, inquinate spazi virtuali e reali) e demerito anche di chi passa e va, senza lasciare traccia.

Ragazzi, siate più accorti. I vostri commenti puzzano troppo di marchetta, che siate nella ragione o nel torto.


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