Marchionne critica i tedeschi

Abbandonato o quasi dai riflettori dell’informazione – troppo spesso puntati su di lui – l’AD di Fiat Auto, si fa nuovamente notare, e non per un battibecco con la Fiom cui siamo ormai abituati, ma per un’intervista rilasciata all’Herald Tribune.

Nel delineare i contorni di una crisi dell’auto a tutto tondo ma forse un pò troppo generica, il numero uno del Gruppo di Torino-Detroit, critica in modo tagliente i suoi concorrenti tedeschi di Volkswagen, i quali a suo dire avrebbero messo in atto una “politica di sconti”  molto aggressiva, una sorta di vero e proprio gioco al massacro, secondo il Marchionne-pensiero.
Sarà davvero così? Io non so rispondere, forse il tempo ce lo dirà...

Faccio però una riflessione da osservatore esterno e da cliente, e ritengo che finchè la Fiat non sarà in grado di arrivare agli standard di qualità e di affidabilità delle auto da lei prodotte, e di conseguenza non saprà guadagnarsi un indice di gradimento da parte dei potenziali clienti italiani-europei-mondiali, tale da avvicinarsi ai risultati del Gruppo tedesco, avrà ben pochi argomenti per essere credibile nei veicolare messaggi quali quello di Marchionne, e avrà ben poche responsabilità da imputare al granitico Gruppo Volkswagen!
nanni