Magazine Cultura
Questa rubrica è dedicata agli sport/passatempi più bizzarri del genere umano.
Da quanto, infatti, la catena evolutiva ha visto la comparsa e la diversificazione della specie Homo sapiens, le scienze paleontologiche, evoluzionistiche e biologiche si sono fatte molto più interessanti. Ma il vero anello mancante è rappresentato dalla nascita del tempo libero che, associata allo studio delle specie Hominidae, ha dato invece risultati davvero sorprendenti. Veniamo dunque a un nuovo esempio di tempo di vita complementare a quello destinato al lavoro di cui l'individuo può disporre con discrezionalità di scelta in maniera più o meno attiva per fini creativi o ricreativi, ovvero la MARCIA DEGLI ZOMBI.
Pronti per farvi due risate da brivido?
Il fenomeno, in gergo, si chiama "ZOMBIE WALK" ed è niente popò di meno che una marcia collettiva di non-morti che fingono di essere morti per impersonare la parte dei veri e immaginari non-morti. Complicato, vero? Per descrivere l'evento in modo più semplice si potrebbe dire che la zombie walk è una semplice passeggiatina che prevede l'immedesimazione nei panni (sudici, lerci e possibilmente sanguinolenti) di uno zotico zombie zoppicante.L'appuntamento desta ogni anno maggiore interesse e, dopo aver lasciato la sua città natale, Sacramento in California - sta dilagando e si sta diffondendo (proprio come un virus) nelle maggiori città del mondo: Toronto, Chicago, Philadelphia, l'immancabile Pittsburgh e persino Roma. Ciascuna manifestazione è inoltre provvista di un giudice, anch'esso non morto, preposto allo zomputo (computo dei partecipanti) a scopo competitivo: l'ultimo record registrato ufficialmente è quello del 3 Luglio 2010 a Seattle con ben 4233 non morti in giro per le strade, sebbene fonti ufficiose attribuscano l'ambito primato a Brisbane (Australia) con più di 10.000 partecipanti. Un sacco di persone, insomma. Viene da domandarsi: saranno mica tutti tornati dall'oltretomba per riscuotere la loro pensione? Non mi saprei spiegare altrimenti una folla di manifestanti in marcia nei centri delle più grandi città.Non fatevi ingannare: queste non sono le comparse, o meglio i protagonisti, di un nuovo film di Romero (rivoluzionario padre putativo di queste orribili creature). Bensì i discepoli di un inedito sistema per trascorrere il proprio tempo libero. Un gioco, una camminata a zonzo travestiti da zombie senza una meta precisa. Naturalmente la credibilità è tenuta in gran conto dagli adepti di questa disciplina: per partecipare è necessario sapersi confondere, marciare con un'andatura pesante, aver subito gravi amputazioni, adottare movimenti lenti ed impacciati, distinguersi per la tipica camminata dinoccolata e, ultimo ma non meno importante, lo sguardo perso, vitreo e vuoto tipico di queste creature. A ben vedere queste manifestazioni sono ricercate e organizzate nei minimi dettagli. Anche i costumi possiedono una certa importanza e nonostante sia logico pensare che due stracci sporchi siano la mise perfetta per l'occasione, guardando con attenzione la massa di non morti ambulanti ci si accorge che nessun dettaglio è lasciato al caso. Trucco e accessori compresi. Uno dei gadjet più ambiti è la lapide da infilare sottobraccio per avere, in caso di arresto, i documenti a portata di mano.Trascorrere il proprio tempo libero negli stracci di un mostro può avere anche dei vantaggi fisici. Si, perchè gli organizzatori hanno persino pensato a straordinari giochi con cui dilettarsi durante le pause come, per esempio, una partitella a poker tra scheletri in un angolo della città (nella speranza di essere risparmiati da un poker d'ossi del proprio avversarsio). Uno dei giochi che va per la maggiore consiste nel classico scontro tra zombie e umani - positivo anche per fraternizzare con coloro che si sentono più a loro agio negli ordinari panni quotidiani umani - che prevede l'utilizzo di armi giocattolo con proiettili a vernice (rigorosamente rossa sagnue) per colpire gli umani e farli trasformare in zombie. La battaglia non avrà fine finchè la trasformazione non sarà completa: una vera e propria epidemia. Una sfida tra non morti all'ultimo sangue! Dunque, se ritenete antico il buon caro e vecchio Carnevale non vi rimane che cimentarvi in questa specialità e informarvi sulle date nelle città a voi più vicine!
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