Trama del libro
Attraverso i secoli, la storia corre tenendo come filo conduttore le meravigliose scogliere della Liguria, le verdi insenature del Golfo dei Poeti e delle Cinque Terre.
Un diamante grande più di un uovo, sacra reliquia dell'Islam e del quale si perde ogni traccia dai tempi della riconquista della Sicilia operata dagli Altavilla ai danni delle popolazioni arabe.
Due giovani dei nostri giorni, immersi in una spensierata vacanza che si ritrovano, perfettamente all'altezza della situazione, a fronteggiare difficili frangenti.
Un valoroso principe saraceno, terrore del Mediterraneo dominato dalle repubbliche Marinare; la sua vita, il suo amore, gli usi ed i costumi delle Sante terre lontane, le sue nobili origini.
In quel mare blu, profondo ed immenso, si avvicendano i personaggi, scavalcando quasi un millennio che li divide e le loro storie inevitabilmente si intersecano, correndo alla ricerca di quel fine a tutti comune...
Commento personale:
Ho davvero provato imbarazzo durante la lettura di questo libro. Imbarazzo per il modo puerile ed elementare in cui è stato scritto ed imbarazzo per una storia poco avvincente e banale. Una sorta di Wilbur Smith dei poveri, in cui il protagonista è stra fico, stra ricco, stra forte, stra bello, stra scopatore, stra intelligente, stra simpatico, stra subacqueo, stra tutto. Sa fare tutto lui, si trova in situazioni inaspettatamente complicati con grazie alle sue stra capacità risolve tutto. Una noia mortale che fa a cazzotti con la curiosità di andare avanti per vedere cosa altro riesce a fare. Dirk Pitt è un pivellino e i Courtney non sono all'altezza di sedere al tavolo del francese Phil. Oibò, davvero.