MARCO LOMBARDI: presenta a Genova la sua III audioguida: si parla di Verdi

Creato il 23 aprile 2015 da Alfaprom @lorenzasomogyi

LE ARIE DA CAMERA PER CANTO E PIANOFORTE REINTERPRETATE DAGLI AUTORI ITALIANI CONTEMPORANEI

Martedì 28 aprile prossimo alle ore 16:30 presso la Biblioteca Berio di Genova, Marco Lombardi presenterà la sua III Audioguida intitolata Verdi: le arie da camera per canto e pianoforte reinterpretate dagli autori italiani contemporanei.

L’appuntamento è fra le iniziative organizzate per la rassegna primaverile dall’Associazione Culturale Pasquale Anfossi.

Marco Lombardi, in questo suo nuovo lavoro, si soffermerà sull’eterno confronto tra presente e passato: l’artista condurrà il suo pubblico in un percorso trasversale alla scoperta della musica di Verdi seguendo il progetto Verdi Nostro Contemporaneo creato da Ensemble Nuove Musiche formazione della quale è il presidente. Il progetto debuttò a Busseto il 26 gennaio 2013 e fu poi portato, oltre che in altre sedi italiane, anche negli USA (Philadelphia, Washington, Chicago, Boston).

Il programma prevedeva i lavori di sette compositori italiani ciascuno dei quali scelse una lirica verdiana e la traspose, seguendo il proprio orientamento compositivo ma senza tradire lo spirito verdiano, per una voce e ensemble cameristico.

Verrano ascoltate le liriche originali verdiane e il loro “adattamento” moderno scoprendo come e quanto la figura di Verdi sia ancora di stimoli alla creatività degli autori di oggi.

Marco Lombardi, compositore, ha studiato al Conservatorio di Genova. E, dopo alcuni di anni di collaborazioni con diverse orchestre sinfoniche e gruppi da camera, si è dedicato interamente alla composizione, che si è ben presto rivelata essere la sua più profonda passione ed attitudine.

Il suo linguaggio compositivo prende le mosse dall’opera di alcuni autori post seriali (Donatoni, Carter, Ferneyhough, Lachenmann) ma la sua musica trae anche linfa, ispirazione, respiro dal confronto costante con i grandi Maestri del passato. Convinto assertore del principio per cui la musica, per così dire, si nutre di se stessa, Marco Lombardi ha fatto dell’ipertestualità una delle finestre privilegiate dalla quale fare entrare gli spunti e  l’ispirazione della sua creatività.


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