Magazine Concerti e Festival

Marco Mengoni: Re Matto Live (Bon Shi Bon Shi Bon Bon Bon!)

Creato il 20 gennaio 2011 da Valentediffidente
Marco Mengoni: Re Matto Live (Bon Shi Bon Shi Bon Bon Bon!)Chiariamo subito: non sono fan di Mengoni. Ho ascoltato il suo precedente lavoro per curiosità e qui, se volete, potete leggere che ne penso. Evitatemi dunque lo stucchevole dualismo italiano del "se parli male di Berlusconi sei comunista" o, in questo caso, "se parli bene di Mengoni significa che odi Scanu". Grazie al cielo il panorama musicale italiano e, per fortuna, mondiale va oltre questi due. Ok, pippone finito.
Mi sono procurato il secondo cd, rigorosamente scaricandolo dalla rete. Di norma se quello che scarico mi piace, appena ho due lire lo compro. Emule è un'ottima garanzia. Per esempio, con Scanu e Carta mi ha fatto risparmiare un sacco di soldi. Anche se, ad essere sinceri, non avrei mai comprato cd simili. Anche per Re Matto Live la molla è stata la curiosità e un po' perché mi è stato chiesto un parere a proposito. Ho accettato volentieri l'invito perché: ero curioso di sapere se le lacune dell'album precedente alla fine fossero state colmate.
Partiamo dal presupposto che ho un debole per i live. A volte lavori mediocri vengono recepiti come buone prove proprio per l'atmosfera tipica del suonare dal vivo. Questione di energia, pubblico urlante. Se mi regali un live, vuol dire che ti piace vincere facile. Ecco perché il BON SHI BON-SHI Bon Bon Bon! del titolo. Ho ascoltato questo lavoro in macchina la mattina, andando al lavoro, e al pomeriggio tornando. Cosa importante: per un giorno ho sostituito Il ruggito del coniglio e 610 con Mengoni, perdendomi la saggezza del Grande capo Estiqaatsi. Dunque sarò esigentissimo.
L'album in questione contiene queste tracce:
Rabbit's intro
Stanco (deeper inside)
Paralyzer
In viaggio verso me
Helter skelter
Questa notte
Lontanissimo da te
Insieme a te sto bene
Fino a ieri/Cosmic girl
Almeno tu nell'universo
Mad world
See me feel me/ Listening to you
Nessuno
La guerra
Credimi ancora

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog