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Marco Ronchi, nuovo direttore sportivo della Nazionale Arrampicata

Creato il 30 agosto 2011 da Sport24h

Speriamo che si riesca a salvare il salvabile dopo due anni di disastri…!

COMUNICATO STAMPA – La Nazionale Azzurra maggiore ha un nuovo direttore sportivo nella figura di Marco Ronchi, Assistente Capo della Polizia di Stato in forza al Centro di Addestramento Alpino di Moena, profondo amante e conoscitore dell’arrampicata.
Come annunciato dal Decreto Presidenziale n.5/2011 presente sul sito della Fasi, Marco Ronchi ricoprirà il ruolo di direttore sportivo azzurro, sostituendo Gian Paolo Scialpi che aveva rassegnato le dimissioni ad inizio maggio.
Marco Ronchi, prossimo a festeggiare i suoi quarant’anni, sebbene consapevole del duro compito che lo attende, ha già le idee molto chiare sul da farsi: “Sono molto orgoglioso e contento che il Presidente Ariano Amici abbia scelto me come nuovo direttore sportivo. Una volta ufficializzate le dimissioni di Scialpi mi sono proposto per sostituirlo, supportato anche dal mio responsabile di Moena, il Vice Questore Andrea Salmeri e da tutta la Polizia di Stato.
Fin da piccolo ho sempre vissuto di montagna e di arrampicata, appassionandomi sempre più alle gare, sono entrato a far parte di questo fantastico movimento.
Sono stato anch’io un atleta, negli anni ’90, ma poi ho smesso per dedicarmi al lavoro, rimanendo tuttavia nell’ambiente e andando a vedere le gare in Italia e all’estero.
Proprio per il mio passato agonistico, so quanto sia importante per gli atleti non avere pressioni, essere liberi di testa. Per questa ragione, cercheremo di creare un gruppo Azzurro molto coeso. Sicuramente ci saranno molti raduni, incontri per consolidare i rapporti tra i ragazzi. Ci sarò spesso alle gare italiane più importanti, a quelle di Coppa, perchè non lavorerò mai per sentito dire ma guardando i ragazzi sul campo, valutando di volta in volta le loro condizioni e capacità.
Per me è importante che l’atleta si senta tutelato, stimolato ma sia assolutamente libero da stress o da pressioni che possano non fargli esprimere tutto il suo potenziale.
Lavoreremo molto, soprattutto il prossimo anno, sulla condizione fisica degli atleti in orbita nazionale, in sinergia con le relative squadre, per cercare di portarli al top nelle gare importanti.
Al momento, anche se la stagione è entrata nel vivo, non interverremo stravolgendo quelli che sono i meccanismi che si sono consolidati nel passato, ma entreremo in punto di piedi per capire, valutare e cambiare quello che è necessario cambiare in modo adeguato.” (com stampa)


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