Quando mi chiedono perché leggi, la risposta è
chiara nel mio cervello e nel mio cuore.
Leggo perché non riesco a pensare a
niente di diverso da fare per vivere appieno la mia vita. Mi sono spesso
ritrovata in situazioni difficili e avere un libro in mano mi ha aperto la
porta della speranza. Leggere è liberarsi, leggere è spezzare le catene,
leggere è il primo respiro dopo aver trattenuto lungamente il fiato. Leggere è
esiliare la realtà e crearne una nuova. Leggere
è una delle mie fonti di sostentamento. Leggere è sempre stata un’esigenza
per la sottoscritta e immagino che lo sia anche per tanti altri lettori.
È vero che leggo tanto da cose frivole a cose meno frivole, da narrativa a non fiction, da romance a sci-fi, da young adult ad adult, senza colpo ferire, senza perdermi nelle classificazioni, amando una storia che mi emoziona. Non mi piace criticare gli altri, penso generalmente al mio angolo di web e a come intendo gestirlo quotidianamente, scegliendo sempre di raccontare di libri che mi sono piaciuti e/o che reputo interessanti. Non credo né nella mistificazione né nell’abbattere libri che non mi interessano o che considero marginali o che reputo orrendi. Non ho la presunzione di mettere bocca nelle scelte editoriali di Case Editrici che sono in crisi e che cercano di accaparrarsi vendite per sanare bilanci in bolletta. Certo posso dire che non sono d’accordo su certe linee editoriali e su certe scelte, come aumentare i prezzi dei libri cartacei di libri indirizzati ad una fascia d’età spesso squattrinata o con un budget ristretto, come quello dei giovani adulti. Di certo tendo di più a mettere il luce quelle realtà spesso dimenticate o poco pubblicizzate, che di certo hanno bisogno di lasciarsi conoscere.
È per questo che voglio parlarvi di MARE DI LIBRI, che ho citato spesso, e che reputo un festival interessante, che da amante dei libri per ragazzi, non può e non deve passare sotto gamba. Considerando che si svolge vicino casa mia, o meglio, più vicino a casa mia, a Rimini, dal 12 al 14 giugno. Rimini che di solito è sinonimo di spiaggia e sballo e discoteche, diventa una vetrina per i “ragazzi che leggono” quella fascia compresa tra gli 11 e i 18 anni e che abbraccia l’intera generazione dei nativi digitali e che di certo in un qualche modo è il futuro.
Il 26 maggio, a Milano, in Galleria Rizzoli, c’è stata la presentazione ufficiale del festival, a cui sono stata invitata, ma a cui purtroppo non ho potuto partecipare di persona. Grazie a internet e alla tecnologia ho potuto assistere alla presentazione in remoto, dalla mia cameretta, grazie allo streaming dell’evento e che potete trovare qui