La spiaggia può essere un momento di infinito relax o trasformarsi in un incubo da cui non potersi svegliare.
Ci siamo ritrovati nel sud Italia, in un paesino sperduto della Calabria, per poter passare qualche giorno, un paio di settimane, in compagnia di buon vino, sigari, letture e chiacchiere tra amici.
I primi giorni al mare sono stati meravigliosi in quanto la crisi ha contribuito a non far affollare immediatamente tutte le località balneari rendendo la nostra piccola isola un luogo di pace assoluta.
Premettiamo di non avercela con i bambini, con i ragazzi, con le coppie innamorate o pseudo tali, ma purtroppo non si sa perché, forse per malcostume e maleducazione, sono sempre queste categorie a creare problemi, anche se la classe più anziana riesce a metterci del suo in ogni occasione.
Il quarto giorno abbiamo visto popolare, lentamente e non eccessivamente, le sdraio accanto a noi: una coppia di ragazzi, una famigliola con tre bambini e una coppia di anziani.
Il quinto la prima avvisaglia: i tre bambini inseguendosi con i secchielli pieni di acqua hanno bagnato i piedi della coppia di signori che hanno cominciato a inveire, finché dopo essersi calmati, hanno cominciato il loro lungo e logorroico discorso sugli usi e i costumi dei giovani d’oggi … tentavamo di dissuaderli a continuare l’inutile polemica, ma nonostante il nostro sviare l’argomento i due continuavano.
A un certo punto abbiamo deciso di buttarci in mare, sperando nella salvezza, ma i due, armati di stranissimi tubi galleggianti e con passo incerto ci hanno raggiunto, ricominciando …
Il sesto giorno i bambini hanno fatto una battaglia di gavettoni che ha coinvolto l’intero lembo di terra (fortuna che i vecchietti non erano presenti), lasciandolo disastrato al nostro arrivo: palloncini rotti ovunque, lettini bagnati e, ancora cerchiamo di spiegarci il perché, ombrelloni divelti.
Il settimo la coppia ha iniziato uno strano rituale di spulcia mento pubblico, che ci ha molto ricordato le scimmie Bonobo del Congo: lei di spalle e lui a lavorare di polpastrelli sul grasso cutaneo in eccesso, tra amoreggiamenti e palpamenti. Abbiamo deciso di abbandonare il luogo per recarci sugli scogli e sorseggiare del vino bianco. Al nostro passaggio per rientrare in casa abbiamo trovato soltanto i costumi da bagno dei due, che si divertivano nudi in acqua.
L’ottavo è stato l’Armageddon, il Ragnarok, l’Apocalisse, chiamatela come vi pare: i ragazzini avevano i loro fucili a acqua e sparavano a chiunque respirasse o si muovesse, colpendo la coppia di anziani hanno scatenato le loro ire funeste verso i genitori che si sono accaniti in una strenua e inutile difesa dei pargoli, gli anziani poi hanno guardato la coppia baciarsi e hanno urlato contro la loro mancanza di morigeratezza e i due hanno subito alzato la loro difesa in nome del progresso e del costume moderno. Sembravano le scene finali di “Fai la cosa giusta” di Spike Lee.
Noi abbiamo preso le nostre cose, siamo entrati in casa, abbiamo pranzato con una meravigliosa frittura di pescato del giorno, bevuto un bianco alla giusta temperatura, fumato avana e poi ci siamo messi in viaggio per la città. Vuota, silenziosa, sicura.
Buona scelta
IBD