Vienna, XVIII secolo. Questa è la collocazione spazio-temporale su cui nasce e si muove la trama di questo romanzo di letteratura inglese dell’autrice Juliet Grey. E’ stato interessante leggere nelle “note dell’autrice” quale sia stato il lavoro di ricerca e analisi riguardante le famiglie reali europee e di come il fascino e l’interesse per la personalità di Maria Antonietta abbiano fatto il resto. Questo fa insomma capire che questi romanzi non siano frutto solo della fantasia dell’autrice, ma sono il prodotto finale di numerose ricerche svolte sull’argomento ed è evidente anche dai numerosi cenni storici sempre frequenti, che si intrecciano alla trama come fili dorati in un capo confezionato con arte e minuziosità. Non starò qui a raccontarvi la trama perché vi basterebbe aprire un qualsiasi libro di storia al capitolo sulla Francia del 1700; il mio intento è quello di spiegarvi quale sia l’approccio della Grey e quali siano state le mie impressioni.
Questo articolo si riferisce a due dei tre libro della trilogia di cui il primo, Il diario proibito di una regina, lascia ampio spazio all’infanzia di Maria Antonietta e termina con la sua partenza per la Francia come futura moglie del Delfino, futuro Re Luigi XVI; il secondo, I segreti di una regina, attraversa con occhio attento tutta la vita a corte della nuova regina francese.
I momenti salienti dei due romanzi vengono individuati sui capitoli dedicati ai periodi più particolari della vita di Maria Antonietta. Nascere da una madre come Maria Teresa d’Asburgo, si sa, significava avere un futuro nelle mani del potere politico, ancor più per le figlie femmine, da destinare spose ai potenti europee per allargare i confini austriaci al di fuori della famiglia asburgica viennese. La piccola Maria Antonietta è scelta dal Re di Francia come futura sposa del successore al trono e con questo scopo viene sradicata dalle sue abitudini e dai piaceri di bambina per essere istruita a diventare Regina di Francia. Anche la vita matrimoniale, raccontata dettagliatamente nel secondo volume, non è facile per due sposi che non si conoscono e che non si sono scelti e questo momento segnerà nella vita di Maria Antonietta attimi di rassegnazione, delusione, rancori e tristezza che la porteranno a lasciarsi andare ad attività estreme e di eccessi che le facciano trovare un equilibrio e le forniscano una via di fuga dalla grigia e monotona vita matrimoniale, marchiata a fuoco da pregiudizi e malelingue.
Un viaggio storico attraverso i luccichii e le penombre di una realtà dorata ma profondamente scalfita da troppe lacrime e mancati sorrisi.
Voto: 7,5
Per conoscere meglio la protagonista, ecco un estratto della sua biografia dall’Enciclopedia Treccani on-line:
- Marìa Antoniétta (fr. Marie Antoinette) d’Asburgo-Lorena regina di Francia. -Figlia (Vienna 1755 - Parigi 1793) dell’imperatrice Maria Teresa e di Francesco I di Lorena. Nel maggio 1770 sposò a Versailles il delfino, poi re Luigi XVI. Popolarissima all’inizio per l’avversione dimostrata verso la favorita di Luigi XV, la contessa Du Barry, dopo l’ascesa al trono (1774), con la sua prodigalità, la leggerezza di atteggiamenti e soprattutto l’incauto invischiarsi nelle contese tra le varie cricche di corte, si procurò nemici implacabili, assai prima che nel popolo, nelle grandi famiglie aristocratiche, che contribuirono a diffondere pettegolezzi e dicerie contro l’”austriaca”. Allo scoppio della Rivoluzione, M. A. spinse il re a osteggiare qualsiasi programma di riforme e a rifiutare l’appoggio dei moderati Lafayette e Mirabeau, fautori di una monarchia costituzionale. I suoi contatti con gli aristocratici emigrati e con la corte di Vienna, per favorire un intervento delle monarchie europee contro la Francia rivoluzionaria, proseguirono anche dopo il tentativo di fuga della famiglia reale, scoperto a Varennes (giugno 1791). Imprigionata il 13 agosto 1792 nel Tempio, poi alla Conciergerie, sottoposta a processo nell’ott. 1793, fu condannata a morte e ghigliottinata.
Galleria immagini:
Maria Antonietta, a quattordici anni, nel ritratto ufficiale inviato a Versailles. Pastello di Joseph Ducreux (1769).
Maria Antonietta con un libro. L’ultimo ritratto ufficiale di corte, eseguito da Élisabeth Vigée-Le Brun per la regina (1788).ù
Sulla storia di Maria Antonietta sono stati prodotti numerosissime pellicole cinematografiche, cito la più famosa e contemporanea:
https://www.youtube.com/watch?v=BuByY-DnGYo