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Maria Giovanna Elmi: tv specchio della società (Il Gazzettino)

Creato il 04 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Maria Giovanna Elmi: tv specchio della società (Il Gazzettino)Nel 2014 a festeggiare non è solo "Mamma Rai": il 1° aprile sarà una data importante anche per "la più amata delle annunciatrici": Maria Giovanna Elmi. La "Fatina" taglierà il traguardo dei 40 anni di Rai («in realtà ho cominciato prima come "supplente" poi, il 1° aprile 1974, sono entrata fissa») diventando uno dei volti più familiari della televisione.
Un traguardo importante, che emozioni si provano?«Sono i miei primi 40 anni di un lavoro che mi è sempre piaciuto. Ho girato tanto ma non mi è mai pesato a tal punto che, a volte, non lo consideravo neppure un lavoro».
Una carriera importante la sua non legata a un ruolo...«È vero. Ho fatto la signorina buonasera, ma anche pubblicità, ho condotto (anche due edizioni di Sanremo ndr), scritto libri e cantato. Il lavoro è stato anche un luogo dove rifugiarmi nei momenti difficili».
Grazie a programmi storici come "Sereno Variabile" insieme a Osvaldo Bevilacqua o "Il Dirigibile" si è conquistata un posto nel cuore degli italiani. Che effetto le fa?«Mi emoziona perché la tv di oggi è veloce e non c'è tempo per affezionarsi. Invece ancora adesso ci sono quarantenni che mi chiamano "Fatina". L'affetto del pubblico è il premio più grande».
Meglio la tv del passato?«La tv è lo specchio della società ed è giusto sia così. Non è la società che si adatta alla tv ma il contrario. Qualcosa andrebbe migliorato ma non posso dire cosa sia meglio o peggio».
La sua carriera in tv passa anche attraverso un cambio epocale: dal bianco e nero al colore. Che effetto le fece?«C'è un libro che racconta il passaggio e lo fa proprio col mio viso. Fu un bel cambio che segnava il continuo crescere della tv. Ora è normale pensare al digitale terreste, ma allora sapere che la gente a casa poteva vedere il colore dei tuoi occhi, emozionava».
Quali sono i programmi che le sono rimasti più nel cuore?«Sicuramente "Sereno Variabile" che mi ha permesso di girare il mondo diventando gli occhi della gente e "Il Dirigibile" programma per bambini dove con Toni Santagata e Mal viaggiavo insieme ad alcuni pupazzi».
Proprio allora nasce "Azzurrina" e il soprannome di "Fatina".«Vero. Sono stati i bambini a chiamarmi così. Erano convinti fossi una fatina perché, dicevano "riesce a parlare con i pupazzi mentre noi non ci riusciamo"».
Se potesse cancellare dalla tv una cosa per far spazio a una del passato, cosa eliminerebbe?«Sicuramente toglierei la violenza trasmessa ai bambini. Non è giusto che i piccoli crescano con così tanta cattiveria anche nei cartoni animati e recupererei proprio "Il Dirigibile"».
Intervista di Tiziano Gualtieriper "Il Gazzettino"

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