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Maria Luisa Spaziani, 4 aprile, una poesia

Creato il 04 aprile 2015 da Atlantidelibri

 

MARIA LUISA SPAZIANI

4 APRILE

 

Quest’ansia che ridesta a primavera

dei più scoscesi rami il fiore oscuro

(squallida è l’aria, e la periferia

lagna i suoi vecchi valzer nella sera)

ancora un anno ai varchi riconduce

o amico; un segno,

non altro in questo ripido naufragio

di minuti vorrei l’eterna grazia

disciogliesse di te nell’aria nera,

come sommerso arpeggio, eco lontana,

ebbro salire alla scandita voce

nel labirinto ormai preclusa…

 

Varia nell’ora, azzurra d’una foglia

la palma semichiusa. A questi moti

fragili ed indistinti la mia attesa

rassegnata confido, se talora

in balzi di prodigio in sé perfetta

alta non si dispiega, o musica di sempre,

tristezza primordiale

che fresca polpa di nocciòlo scendi

sulle nostre distese solitudini,

come una pioggia sulla morte trepida

dell’erba di un convento.

 

(Da Le acque del Sabato, Mondadori, 1954)



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