Maria Mulas, Andy Warhol, 1974
MARIA MULAS Exfabbricadellebambole: in mostra a Milano CONTAMINAZIONE, personale fotografica all’Agenzia d’arte Exfabbricadellebambole (MAPPA) di Maria Mulas con inaugurazione martedì 11 dicembre 2012 ore 18.30. L’esposizione continuerà fino al 25 gennaio 2013. Rosy Menta – oltre a curare la mostra insieme a Gustavo Bonora e Daniela Basadelli Delegà - sta raccogliendo racconti di una grande testimone e fotografa del mondo dell’arte. Sulle pagine di Milano Arte Expo, da oggi, proporremo una selezione di questi brevi incontri/ritratti di Maria Mulas.
Andy Warhol, di/con Maria Mulas
Conobbi Andy Warhol nel 1974, alla Galleria Multicenter. Era accompagnato dalla bravissima attrice Paulette Goddard. Aveva contemporaneamente due mostre, una alla galleria di cui sopra ed una alla Galleria Jolas. Ero felice di poterlo fotografare ed anche lui stava al gioco, molto disponibile, anche se di carattere, a parer mio, era freddo, egocentrico e poco comunicativo.
Lo incontrai più volte anche ai mercatini di antiquariato a New York dove ci scambiavamo gli oggetti: ci guardavamo sorridevamo e poi lui lasciava l’oggetto “conteso” a me! Eravamo nei primi anni 80.
Nel 1987 ci siamo rivisti alla Fondazione Stelline dove avevo avuto l’incarico di fare un lavoro che lo riguardava: stampare circa 300 copie di un suo ritratto del 1974 fatto da me da inserire in tutte le cartelle stampa per i giornalisti. Spesso ho ricevuto telefonate di giornalisti che quel giorno si eran fatti autografare la foto, chiedendomi quanto potesse valere!
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exfabbricadellebambole
via Dionigi Bussola 6 – 20143 milano tel. 377.190.2076
CONTAMINAZIONE
Maria Mulas
Vernissage 11 dicembre 2012 ore 18.30
12 dicembre 2012 - 25 gennaio 2013
Lunedì – venerdì dalle ore 15 alle ore 19 Sabato e domenica su appuntamento
Maria Mulas, Contaminazione, 2011, 100×240
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Maria Mulas - Fotografia come arte, di Gillo Dorfles
Tra i tanti tentativi di dare una sistemazione alle infinite sfaccettature dell’ “arte fotografica”, forse una delle distinzioni più accettabili potrebbe essere posta tra due grandi categorie: quella di coloro che, infatuati d’ogni artificio tecnico si valgono di tutti i mezzi meccanici, chimici, ottici – per una sapiente manipolazione dell’immagine; e quella di coloro che per contro, affidano tutto il risultato dell’operazione all’occhio, al momento dello scatto, alla valutazione psicologia del personaggio ritrattato, all’atmosfera dell’ambiente o del paesaggio.
Maria Mulas appartiene indubbiamente al secondo gruppo, anche se ha saputo e voluto darci molti esempi di “manipolazione” della pellicola attraverso sovrapposizioni, giustapposizioni, embricazioni dell’immagine primitiva.
Ma anche nei casi più insoliti e arrischiati, si tratta sempre d’un uso “normale” della fotografia, che non viene modificata chimicamente e otticamente, ma si trasforma sempre seguendo l’idea progettuale dell’artista. Non si tratta più, allora, di semplici fotogrammi, più o meno riusciti dal punto di vista “ retinico, quanto di opere visive” (preferisco non pronunciare l’abusata parola “fotografia d’arte”) dove, non il pennello o il bulino, ma lo scatto dell’obiettivo, da medium espressivo, sempre però in virtù ricerca molto calibrata – anche se prevalentemente istintiva – dell’artista (…)
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Daniela Basadelli Delegà, Gustavo Bonora e Rosy Menta per le notizie e le immagini relative alla mostra fotografica di MARIA MULAS a Exfabbricadellebambole di Milano.
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