Mariah Carey - Me. I Am Mariah... The Elusive Chanteuse [recensione]

Da Lord79

Ci son voluti cinque anni per confezionare il nuovo album di Marih Carey e ok; di per se non sarebbe neanche un lungo periodo, nel senso che solo Riahnna sforna un disco all'anno e infatti fa solo cagate e per produrre buoni lavori occorre tempo e gli Arcade Fire per esempio ci hanno messo tre anni per scrivere il loro capolavoro Reflektor e quindi ok; cinque anni di silenzio mi vanno anche bene... se non fosse che ogni sei mesi Mariah appariva da qualche parte e diceva che l'album era quasi pronto e poi però smentiva tutto e posticipava la data di uscita, sfornando singoli a caso per calmare i fans furiosi. Di questi singoli, Triumphant (Get 'Em) si è perso per strada, ché è uscito talmente tanto tempo fa che probabilmente neanche Mariah si ricorda di averlo mai cantato ed effettivamente si sentiva solo la voce di Rick Ross & Meek Mill e Mariah faceva qualche miagolio ogni tanto e quindi posso anche capire che si sia dimenticata e comunque il pezzo non era neanche malaccissimo, ma ormai è andato. Le altre canzoni contenute in questo disco sono per lo più delle ballad che mi fanno innervosire; nel senso che Mariah Carey ha una voce che spacca i doppi vetri e invece si limita a squittire e miagolare e niente, ormai non azzecca più un singolo da troppo tempo. La critica americana tutte le volte la osanna, ma poi le vendite sono scarse, ché giustamente la gente si è stufata di sentire queste cantilene dove Mariah eccelle senza avere rivali, ma che ormai risultano datate e fuori tempo massimo. La gente vuole pezzi cazzuti tipo The Emancipation of Mimì e tutte le volte ci si aspetta un ritorno in grande stile e tutte le volte si riceve una cocente delusione. Mariah ha i numeri per sfondare le classifiche e collezionare nuovi record e lo dimostrano i 18 singoli al primo posto nella classifica americana, raggiunti nel corso della sua carriera, ma sfortunatamente questo disco non rimarrà nella storia della musica.
Cry. Un raffinatissimo accompagnamento al pianoforte, per una noiosissima canzone che fa tanto artista r&b impegnata, ma che entra di diritto nella top ten delle canzoni più pallose di Mariah Carey. E lei l'ha scelta per aprire il disco. Boh. ★★Faded. Canzone scritta e prodotta da Mariah Carey e Mike Will Made-It, che è lo stesso che ha scritto e prodotto alcuni pezzi per il disco di Miley Cyrus e infatti l'inizio della canzone è lo stesso di SMS (Bangerz), e Someone Else e quando dico lo stesso, non intendo che sono molto simile, ma intendo proprio lo stesso identico, stesse parole, ma tipo che è preso, copiato, tagliato e incollato. Ora, posso capire che Mariah non abbia ascoltato il disco di Miley, ma credete che noi siamo scemi? ★★Dedicated (featuring Nas). Tipico esempio di canzone miagolata che non sopporto. Uno si aspetta che ad un certo punto parta e invece rimane sempre sulla stessa nota di gattona in calore. ★★#Beautiful (featuring Miguel). Ormai da tempo Mariah fa da talent scout alle giovani promesse, nel senso che quando c'è un mezzo rapper di colore che vuole lanciare la sua carriera, lo fanno duettare con Mariah in modo di farlo brillare per qualche settimana di luce riflessa. Beautiful con l'hashtag davanti, è una scommessa abbastanza vinta, nonostante non abbia fatto sfaceli nelle classifiche. Divertente il video che vede una milfonissima Mariah, fare la gatta morta con un Miguel che non se lo tiene più nelle mutande e il tutto è involontariamente ironico. [VIDEO] ★★Thirsty. Ennesimo singolo estratto da questo disco (tipo il sesto in ordine di tempo) e la canzone si chiama "assetato" e il pezzo inizia con il suono di una bottiglia che si stappa e l'acqua che si versa. Avanguardia pura. Comunque il pezzo non è affatto male e segue i ritmi urban che piacciono tanto agli americani e pure a me. [AUDIO] ★★Make It Look Good. Una Mariah quasi old style, per la prima canzone di questo disco dove finalmente si sente un po' di voce. Però boh, ma mica sono veramente fisarmoniche quelle che sento? Come dite? È Stevie Wonder? Ah vabbè allora non dico più nulla. ★★You're Mine (Eternal). Smielatissima canzone uscita in prossimità di San Valentino e addirittura cantata in due versioni differenti e però qui nel disco hanno fatto fuori Trey Songz e hanno inserito solo la versione cantata da Mariah. Doveva essere la nuova We Belong Together, ma non ha la stessa energia. [VIDEO] ★★You Don't Know What to Do (featuring Wale). E poi finalmente arriva il pezzo che tutti si aspettano quando pensano a Mariah Carey. L'intro è da brividi e poi esplode in una hit che ricorda quelle degli anni ottanta e se tutto l'album avesse preso questa piega, sarebbe stato di sicuro un capolavoro. Ora voglio il video di questa canzone ora. ★★Supernatural. Non so chi abbia lanciato questa moda, ma prima partorisce Beyoncé e mette le risate della pupa in una canzone, poi partorisce Mariah e mette le voci dei gemelli in questa canzone. Voglio dire, come se a noi ce ne fregasse qualcosa. Se volete cantare delle ninna nanne, fatelo a casa vostra. ★★Meteorite. Una roba che non si capisce bene che genere voglia abbracciare, nel senso che sembra quasi una canzone house, ma con rimandi nostalgici allo Studio 54 e poteva essere qualcosa di interessante, ma fondamentalmente non convince. ★★Camouflage. Sarà che sono un coatto io, ma queste robe un po' sofisticate non mi convincono per niente e a dirla tutta sembra una b side delle Destiny's Child, quando erano ancora insieme e Beyoncé faceva tutto e le altre solo i cori. ★★Money (featuring Fabolous). Continuano le tracce anonime, che se non fosse per i featuring sarebbero solo miagolii senza senso. ★★One More Try. Se c'è una cosa che Mariah sa fare bene, è ricantare pezzi del passato per renderli iconici per sempre. È stato così per Whitout You e anche per I'll be There o più di recente con I Want to Know What Love is ed è lo stesso con questa canzone scritta da George Michael nel 1988. ★★Heavenly (No Ways Tired / Can't Give Up Now). Un tributo al Reverendo James Cleveland che non so chi sia e tanto meno per quale motivo meriti essere ricordato, ma la canzone un po' gospel un po' r&b è piuttosto riuscita. ★★It's a Wrap (featuring Mary J. Blige). Forse non tutti sanno che nel 2009 Mariah aveva iniziato a registrare un cd di remix, contenete le stesse canzoni di Memoris of an Imperfect Angel, ma cantate in duetto con grandi artisti. In quel periodo uscirono una versione di Angels Cry insieme a Ne-Yo e un remix di Up Out My Face cantata con una Nicki Minaj prima che diventasse super coatta. Il progetto naufragò a causa delle scarse vendite di Memoris of an Imperfect Angel e quei duetti son stati chiusi in un cassetto fino ad oggi che vengono inseriti nella deluxe edition di questo disco. Meglio qui, che in un album postumo alla Michael Jackson. ★★Betcha Gon' Know (featuring R. Kelly). Secondo remix che sarebbero dovuto stare in Angels Advocate (così doveva chiamarsi l'album di remix tratto da Memoris of an Imperfect Angels) e fa un po' rabbia sentire che quel disco aveva una produzione molto più interessante di questo. ★★The Art of Letting Go. Raffinatissimo singolo snobbato dal pubblico, ma molto apprezzato dalla critica e anche da me. Perché non sempre bisogna fare la coatta per meritarsi i miei plausi, ma anche scrivere queste ballad suggestive.  ★★Me. I Am Mariah... The Elusive Chanteuse si chiude il disco con una chiacchierata di Mariah che secondo me era ubriaca e quasi si possono sentire le bollicine dello chamapagne che le schioppano nel naso.

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