Mario Mantovani (Pdl), vicepresidente della Lombardia e “sindaco abusivo”

Ecco dove ti porta il Pdl nella sua più florida effervescenza innovatrice. Mario Mantovani è il coordinatore regionale, l’amico del segretario Alfano, colui che farà del Pdl un partito vero, autentico, in grado di progredire oltre il berlusconismo e cogliere meravigliosi successi!
Peccato che neanche Mantovani rispetti le regole e si ostini a fare il sindaco abusivo di Arconate, moltiplicando le cariche alla faccia dell’incompatibilità, del Prefetto, della Regione e dello stesso Alfano. Mario Mantovani è coordinatore regionale del Pdl, assessore regionale lombardo alla sanità, vicepresidente della Regione, senatore eletto in febbraio e imprenditore nel settore sociosanitario. La Fondazione Mantovani non è più presieduta da lui ma da familiari. Qualcuno sostiene che persone vicino a Mantovani sarebbero interessate all’acquisto della casa di riposo di Soresina.
Lo stesso sindaco eccetera ha dichiarato tempo fa:
“Sono sindaco di Arconate perché eletto dal 70% dei cittadini. E chi mi ha votato alla regione sapeva che ero sindaco, eppure mi ha votato lo stesso”. Segue l’ultimo ‘volantino digitale’ del Pd di Arconate. link

Scritto da Gruppo consiliare Arconate Democratica
Venerdì 19 Luglio 2013 15:44

Arconate nell’illegalità?
“Me ne frego della legge, anzi frego la legge”
SINDACO ABUSIVO E CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA COMPLETAMENTE ASSERVITI

Eludendo la legge sull’incompatibilità tra cariche ricoperte, nonostante il Prefetto (nel mese di marzo) e l’ “amico” ministro Alfano (nel mese di maggio) gli abbiano risposto negativamente alla richiesta di fare il consigliere comunale, cosa fa Mario Mantovani? Mette in scena una “commedia dell’assurdo”, che è poi la sua specialità quando i regolamenti non gli confanno.
SEGUE

Così come si è spremuto le meningi per poter fare il terzo mandato (che la legge non consentiva) anche oggi organizza trucchetti per allungare i tempi della sua decadenza: convoca uno,due,tre consigli comunali e non si presenta e ordina ai suoi consiglieri di non presentarsi, piange in commissione regionale dicendo che i cittadini sono disperati della sua mancanza, fa mancare il numero legale, scrive al ministro e compie altre puerili e ben poco dignitose amenità del genere.

Solo in un paese dove la maggioranza intera è al servizio dei capricci del potente di turno questo può accadere, viviamo forse in un paese alla mercé dei capricci del sindaco?

Con quale autorità si chiede ai cittadini il rispetto delle istituzioni se chi dovrebbe rappresentarle le elude a suo piacere, con quale diritto la maggioranza chiede agli arconatesi il rispetto delle leggi (pagamento delle tasse più alte degli altri compreso) se lei stessa le elude con giochetti vari? Non provano almeno un po’ di vergogna davanti ai cittadini che fanno il loro dovere a essere complici di un sindaco abbarbicato con le unghie e coi denti alla poltrona? Quali grossi motivi ha?

Da parte della maggioranza da sempre al suo servizio c’è forse la consapevolezza di non essere in grado di mandare avanti un comune senza gli ordini, ma da parte del sindaco non può essere solo prepotenza e capriccio infantile, non può essere solo bisogno di adulazione e claque nei vari spettacoli estivi che mette in scena a suo uso e consumo. Non può essere solo, come dicono gli psichiatri “ rifornimento narcisistico” il suo! Deve avere motivazioni ben grandi per farsi cacciare da tutti gli organi istituzionali (regione,prefetto, ministero) e arrampicarsi sui muri per non andarsene!

Chiediamo semplicemente che si metta fine alla vergognosa pagliacciata che va avanti da 6 mesi e che la maggioranza, ormai ridicolizzata da tutti, si decida a riprendere onore e dignità rispettando leggi e regolamenti, senza trucchi, senza inganni come è dovere di un istituzione democratica e civile.

I 1350 arconatesi che noi rappresentiamo chiedono che finalmente Arconate ridiventi un paese normale, senza prepotenti né clandestini nelle istituzioni! Mantovani dimettiti!

21-07-2013

ARCONATE DEMOCRATICA